Codacons informa… pos, scuola

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Pagamenti POS: da settembre scatta l’obbligo. AACC: provvedimento tardivo

fonte: Help Consumatori

Una sempre più progressiva migrazione dai pagamenti in contanti a quelli digitali con lo specifico obiettivo di contrastare il fenomeno dell’ evasione fiscale. Con questo proposito, il Viceministro dell’ economia, Luigi Casero, ha annunciato per il mese di settembre la pubblicazione di un decreto che introdurrà l’ obbligo di dotarsi di POS e di accettare pagamenti tramite Bancomat per tutti i commerciati e artigiani e professionisti per importi superiori a 5 euro. Quella annunciata da Casero non è una vera novità ma soltanto la messa a punto di una norma introdotta con la Legge di Stabilità 2016 . Cosa cambierà dunque a partire da settembre 2017? Se fino ad oggi era già previsto l’ obbligo per professionisti, artigiani e commercianti di accettare anche pagamenti con bancomat ma non era prevista alcuna sanzione per coloro che non mettevano a disposizione questa modalità di pagamento, ora invece per chi non è in regola arrivano multe a partire da 30 euro . Un vantaggio per i consumatori ma, secondo le associazioni di categoria, uno svantaggio per commercianti in genere i quali dovranno sostenere i costi di gestione del POS delle banche che attualmente può anche arrivare a 550 euro al mese. Soddisfatte ma critiche le associazioni dei consumatori , tutte concordi sul fatto che si tratti di un intervento tardivo. Massimiliano Dona, presidente di Unione Nazionale Consumatori, sottolinea infatti che ” La proposta dell’ on. Boccadutri prevedeva fin dall’ inizio le sanzioni , considerato che senza questa sollecitazione i commercianti avrebbero continuato a rifiutare l’ uso del bancomat per importi bassi, come puntualmente verificatosi. Solo dando al cliente la possibilità di segnalare la trasgressione, si faranno passi avanti per avere anche nel nostro Paese sistemi moderni di pagamento, dando al consumatore la possibilità di poter pagare come meglio crede”. ” Un provvedimento del tutto tardivo che non risolverà il problema dei pagamenti attraverso Pos “, commenta il Codacons che giudica “ridicole” le sanzioni da 30 euro annunciate dal Ministero. Il presidente Carlo Rienzi spiega che “Servono sanzioni ben più salate, perchè i gravi ritardi nell’ introdurre provvedimenti contro i trasgressori hanno prodotto un danno non solo agli utenti ma anche alla lotta contro l’ evasione fiscale, con ripercussioni per i conti pubblici”. Per Federconsumatori ” le sanzioni per chi accetta solo il contante sono, purtroppo, una misura necessaria per fare in modo che i consumatori possano utilizzare quando e come credono i pagamenti elettronici”. “Non dimentichiamo”, dichiara Emilio Viafora, presidente dell’ associazione, “che la questione dei pagamenti tramite bancomat apre anche un argomento più ampio, quello dell’ innovazione delle infrastrutture e delle tecnologie che tali metodi di pagamento richiedono, per le quali nel nostro Paese non si sta ancora facendo abbastanza”. Francesco Luongo, presidente di Movimento Difesa del Cittadino, “la piccola distribuzione ha avuto tutto il tempo necessario per mettersi in regola dando ai clienti la possibilità di pagare senza contanti invece, soprattutto nel Mezzogiorno, sono migliaia le attività che hanno ignorato del tutto l’ obbligo di legge contando proprio sulla mancanza di volontà del Governo quanto alle sanzioni”. Articoli correlati Osservatorio: prelievi con carta di credito, attenzione alle truffe al bancomat Pos obbligatori, Longo (MDC): “Bisogna darli in comodato gratuito” Pos obbligatorio sopra i 30 euro, Tar Lazio respinge istanza architetti Moneta elettronica, Pos all’ italiana: obbligo dal 30 giugno ma non ci sono sanzioni A più non Pos: l’ Italia si è divisa Moneta elettronica per piccoli pagamenti: funzionerà?

Scuola:  stangata per le famiglie
fonte: Velino.it
Tornano a crescere nel 2017 i prezzi di diari, astucci, zaini e materiale scolastico. Lo annuncia il Codacons, che prevede una “stangata” di settembre per le famiglie italiane alle prese con l’ acquisto del corredo scolastico per gli studenti. Negozi e supermercati di tutta Italia – spiega l’ associazione – hanno già rifornito gli scaffali di tutto l’ occorrente per la scuola: si va da diari e quaderni “low cost” a zaini e astucci griffatissimi con le marche del momento, sempre più richieste dai giovanissimi. In base alle prime stime del Codacons per il corredo scolastico (penne, diari, quaderni, zaini, astucci, ecc.) i prezzi al dettaglio, rispetto al 2016 e dopo un biennio di sostanziale stabilità dei listini, registrano quest’ anno un incremento medio del +2,5%, con punte del +3,9% per gli zainetti griffati. Per la prima volta, dunque, la spesa per il materiale scolastico sfonderà la soglia dei 500 euro a studente, raggiungendo durante l’ anno scolastico 2017/2018 quota 511 euro a studente su base annua, cui va aggiunto il costo per libri di testo, altra voce che inciderà pesantemente sui portafogli delle famiglie italiane, variabile a seconda del grado di istruzione e della scuola. Tra corredo e libri di testo – denuncia il Codacons – la spesa complessiva può superare i 1.100 euro a studente, una vera e propria stangata per le tasche degli italiani. “Tuttavia – spiega l’ associazione – anche sulla spesa scolastica è possibile risparmiare sensibilmente e abbattere i costi del 40% seguendo alcuni consigli utili diffusi dal Codacons: Non inseguite le mode. In questi giorni tutte le televisioni stanno bombardando i vostri figli con pubblicità mirate agli acquisti necessari per la scuola. Allontanateli dalla TV e non fatevi condizionare dal mercato pubblicitario. Non inseguendo le mode, per il corredo potreste spendere il 40% in meno, acquistando prodotti di identica qualità. Basta non comprare gli articoli legati ai personaggi dei cartoni animati o bambole famose. Supermercato? Nei supermercati si può arrivare a risparmiare fino al 30% rispetto alla cartolibreria. Andate con la lista dettagliata della spesa e obbligatevi a rispettarla. In questo periodo alcune catene di supermercati vendono i prodotti scolastici addirittura a prezzi stracciati: sono i cosiddetti prodotti “civetta”. Vengono venduti beni addirittura sottocosto, contando sul fatto che comunque finirete per acquistare anche tutto il resto. Approfittatene, acquistando solo i prodotti civetta. Poi cambiate supermercato”. Ancora, l’ associazione consiglia di rinviare gli acquisti. “Abbiamo la pessima abitudine di acquistare subito tutto quello che servirà nel corso dell’ anno. Le scorte di quaderni e penne si possono anche comprare in un momento successivo. Spesso, aspettando, si risparmia. Aspettate i professori. Per le cose più tecniche (dal compasso ai dizionari), poi, è bene attendere le disposizioni dei professori, onde evitare acquisti superflui o carenti. Offerte promozionali e kit a prezzo fisso. Ben vengano! Possono essere convenienti. Se non sono frutto di un accordo con le associazioni di consumatori, che fanno da garante, confrontate comunque i prezzi e controllate la qualità del prodotto, specie per lo zaino (per il quale sconsigliamo in ogni caso l’ acquisto, dando la preferenza al trolley)”