Consumatori: Industria Italiana in calo il fatturato e ordinativi

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Non arrivano indicazioni positive dall’industria italiana, con il calo del fatturato e degli ordinativi. Secondo quanto comunicato dall’Istat, il fatturato ha registrato nel mese di aprile una flessione mensile dello 0,5%, riportando l’indice sui livelli di febbraio. Anche per gli ordinativi, sempre ad aprile, hanno evidenziato una diminuzione su base mensile dello 0,7% (in questo caso l’indice torna al livello registrato a gennaio).

Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 18 contro i 20 di aprile 2016), il fatturato totale è cresciuto invece in termini tendenziali del 4%, un dato lontano rispetto al +7,2% registrato nella passata rilevazione. E nel confronto con il mese di aprile 2016, l’indice grezzo degli ordinativi è sceso del 2,2% contro il +9,2% registrato nella lettura passata.

Consumatori: “Nulla di buono, dati negativi”
“Nulla di buono, dati negativi”. Questo il commento, senza molti giri di parole, formulato dall’Unione Nazionale Consumatori (UNC) sui dati comunicati stamattina dall’Istat. “Dopo i valori molti positivi di febbraio e marzo, si registra un calo mensile sia del fatturato sia degli ordinativi. Anche su base annua, andiamo male. Cresce il fatturato del 4%, ma solo per un fatto tecnico, perché i giorni lavorativi sono stati 18 contro i 20 di aprile 2016. L’indice grezzo, infatti, scende del 2,5%, con un crollo del 3,1% per quello interno. Gli ordinativi, infine, diminuiscono del 2,2%”, ha affermato Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

Sulla stessa lunghezza d’onda il commento del Codacons che parla di “brutte notizie per l’industria italiana”. “E’ evidente che i numeri sull’industria sono legati a doppio nodo alla spesa interna, e risentono dei consumi delle famiglie ancora in stallo, consumi che avrebbero dovuto ripartire già nel 2016 ma che ancora oggi registrano solo timidi segnali di ripresa”, ha dichiarato il presidente dell’associazione Carlo Rienzi. “Il trend altalenante dell’industria italiana è la fotografia dello stato in cui versa la nostra economia, che risente della mancanza di interventi efficaci per riportare l’Italia al livello degli altri paesi Ue”, ha concluso Rienzi.

(Fonte Finanza.com)