Latte vegetale: è vero latte?

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Nell’ambito del programma regionale  pugliese 2016 INFORMALIMENTAZIONE dell’intervento INFORMO ASSISTO TUTELO finanziato dal Ministero Sviluppo Economico, l’UNC Puglia chiarisce , tramite l’esperto Agostino Macrì, alcuni dubbi richiesti dai consumatori presso gli sportelli dell’UNC Puglia.

Per latte si intende il prodotto di secrezione delle ghiandole mammarie delle femmine dei mammiferi ed è un liquido bianco, opaco, contenente in soluzione o sospensione, proteine, grassi ,carboidrati, vitamine, sali minerali.

Si tratta quindi di un alimento completo in grado di soddisfare le esigenze nutrizionali dei neonati.

Altri prodotti impropriamente chiamati “latte”, tra i più comuni  il latte di soia, di riso e di mandorle.

Dopo aver chiarito la distinzione, alcuni pratici suggerimenti per auto-produrre la bevanda alla mandorla e alla soia.

Come fare la bevanda di mandorla 

Per fare il latte di mandorle ricco di fibre si utilizzano le mandorle ancora con la pellicina, così che si possano sfruttare tutte proprietà di questo frutto. Frullate quindi le mandorle con lo zucchero ed un po’ di acqua, lavorando ad intermittenza per non surriscaldare le lame e di conseguenza le mandorle. Tritate le mandorle fin quando non vi accorgerete che queste iniziano a rilasciare le liquido. A questo punto mettete un colino capiente su una ciotola, foderatelo con una garza sterile o un canovaccio pulito e versatevi sopra la poltiglia di mandorle, aggiungendo mano mano il resto dell’acqua. Imbottigliare il latte di mandorle così ricavato e conservarlo in frigorifero per 3-4 giorni al massimo.

Come fare la bevanda di soia

INGREDIENTI PER 2 LITRI DI LATTE 
200 grammi di fagioli di soia gialla, meglio se biologica 2,5 litri d’acqua, per l’ammollo e per la cottura

COME PROCEDERE Per prima cosa sciacquate i fagioli di soia e metteteli in ammollo per dodici-ventiquattro ore coperti d’acqua. Trascorso il tempo necessario per l’ammollo, scolate e sciacquate i fagioli e rimuovete le “bucce”; per compiere questa operazione, ponete i fagioli in acqua e mescolateli con le mani, di modo che le pellicine vengano a galla. Portate a bollore poco più di due litri d’acqua in una pentola capiente. Quando l’acqua sarà arrivata a bollore, versatene qualche mestolo sui fagioli di soia e iniziate a frullare con un frullatore ad immersione. Continuate ad aggiungere acqua a poco a poco e frullate fino ad ottenere una purea omogenea. Trasferite il composto nella pentola, dove sarà rimasta dell’acqua; abbassate la fiamma e lasciate cuocere a fuoco basso per circa un quarto d’ora, mescolando di continuo, finché non noterete più schiuma in superficie. Durante la cottura possono essere aggiunti zucchero, sale, vaniglia, cannella a seconda dell’uso che pensate di fare del latte. È possibile aggiungere anche alga kombu, utile per aumentare l’apporto di calcio. Spegnete il fuoco e lasciate intiepidire il composto. Filtratelo poi poco alla volta con un telo in cotone e un grande colino, per separare il latte dall’okara, la parte non disciolta della soia. Strizzate per bene il telo per far fuoriuscire tutto il latte, che raccoglierete in un contenitore posto sotto al colino. Trasferite il latte in una o più bottiglie di vetro da conservare in frigorifero per al massimo una settimana. Con queste dosi si ottengono circa due litri di latte di soia

Fonte: http://www.viversano.net/alimentazione/mangiare-sano/latte-di-soia/