Booking.com , maggiore trasparenza negli annunci

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Headquarters of online hotel reservation giant Booking.com in Amsterdam, Netherlands.
La Commissione Europea ha imposto al sito Booking.com  maggiore trasparenza negli annunci

“Ultima stanza disponibile!”, “Approfitta ora del prezzo scontatissimo!” “Prenota subito, è l’ultima camera rimasta”; quante volte, navigando su Booking.com ci si è imbattuti in simili avvisi, che con una certa fretta inducono a bloccare la prenotazione salvo scoprire poi che l’ultima stanza non era davvero l’ultima e che il prezzo in super sconto per un tempo limitato resta tale in realtà per giorni? Probabilmente troppe, a parere della Commissione Europea, che, insieme alle autorità nazionali preposte alla tutela del consumatore (CPC), ha imposto all’intermediario una maggiore trasparenza negli annunci. Sotto la guida dell’ACM, Autorità olandese per i consumatori e i mercati, gli impegni di Booking.com ad uniformarsi alla normativa europea sono stati attentamente valutati e giudicati idonei a rimuovere l’ombra “manipolatoria” che aleggiava sugli annunci del celebre intermediario.
A partire dal 16 giugno 2020 infatti, Booking modificherà le proprie procedure al fine di:
-rendere esplicito per i consumatori che dichiarazioni come “ultima camera disponibile” si riferiscono esclusivamente alle offerte presenti sulla piattaforma e non alla struttura del suo complesso;
– non presentare un’offerta come limitata nel tempo se sarà disponibile successivamente al medesimo prezzo;
-chiarire i criteri in base ai quali i risultati delle ricerche vengono visualizzati e se i pagamenti effettuati dall’erogatore del servizio ricettivo a Booking.com hanno influenzato la posizione dello stesso nell’elenco dei risultati:
– specificare quando un confronto fra le tariffe si basa su circostanze differenti (ad esempio le date del soggiorno) e non presentare tale confronto come sconto;
– garantire che le differenze di prezzo pubblicizzate come sconti rappresentino dei risparmi effettivi (ad esempio fornendo come riferimento la tariffa standard)
– presentare in modo chiaro il prezzo totale che il consumatore dovrà pagare (compresi oneri, tasse, tasse inevitabili che possono ragionevolmente essere calcolate in anticipo);
-mostrare le strutture non più disponibili, nei risultati della ricerca, in una posizione adeguata ai criteri utilizzati;
– indicare chiaramente se l’alloggio è offerto da un host privato o da un professionista.
Didier Reynders, Commissario per la Giustizia, ha sottolineato l’importanza dell’uniformazione delle politiche aziendali di chi opera nel territorio dell’Unione alle norme preposte alla tutela dei consumatori europei; è infatti fondamentale che leader di mercato come Booking.com garantiscano che i sistemi di prenotazione online siano privi di tecniche manipolative quali occultare le sponsorizzazioni o rendere poco chiari gli sconti delle tariffe. Il Commissario assicura inoltre che la Commissione e le autorità della Consumer Protection Cooperation (CPC) continueranno a monitorare le piattaforme che operano online per garantire costantemente ai consumatori condizioni d’acquisto chiare e trasparenti

Tratto da Centro Europeo Consumatori