BPB: azionisti in fermento

BPB: azionisti in fermento.
Sono ormai passati quasi 5 anni dal blocco delle negoziazioni di azioni BPB (gli scambi di azioni sono così ridotti da consentire il termine blocco) e nonostante gli sforzi delle diverse associazioni di consumatori, ad oggi da parte della Banca Popolare di Bari non si intravedono spiragli.
Ad oggi, nostro malgrado, e nonostante le numerose proposte avanzata in tal senso, dichiara il Presidente di Adusbef, Avv. Antonio Tanza (abbiamo da tempo proposto a BPB un decalogo di azioni da porre in essere per rilanciare l’attività bancaria, anche scindendola da quella finanziaria) non ci è noto né ci è stato presentato un piano industriale, un progetto di rilancio della banca e del valore delle azioni, alcuna proposta concreta, fattiva e di contenuto, è stata posta in essere per l’interesse dei piccoli azionisti.
La stessa procedura di conciliazione, cui tante energie avevamo profuso, pare in alto mare e lontana dal conciliare realmente le posizioni tra le parti. Sono passati mesi da quell’intervista in TV in cui la banca diceva di voler un dialogo con le AACC. Ad oggi questo dialogo pare privo di contenuti reali. I 3.5 mln di euro promessi sono al momento una promessa, di contro possiamo vantare per il passato di essere riusciti nonostante il precedente CDA a far erogare oltre 2 mln di euro agli azionisti in difficoltà, ad aver fatto approvare il mutuo break e ad aver posto all’attenzione dei media in problema azioni BPB.
In questo quadro le sentenze della Corte di Appello di Bari, che hanno confermato le sanzioni Consob per il periodo 2012-2016, altro non fanno che confermare le preoccupazioni dei piccoli azionisti, che sempre in maggior numero a questo punto fanno ricorso all’ACF per vedere riconosciuti i loro diritti. Anche su questo BPB, in compagnia di CRO e di pochissimi altri intermediari, continua a sottrarsi alle delibere ACF con ulteriore perdita di credibilità.
Sosteniamo con forza, dunque, la necessità di un immediato cambio di rotta da parte della Banca anche nei tavoli di confronto con le AACC, tavoli a cui Adusbef proseguirà nel partecipare a condizione che vi sia da parte della banca un reale interesse a venire incontro ai bisogni dei piccoli azionisti. Sicuramente, dichiara Tanza, porteremo la questione anche dinanzi al neonato COMI Comitato degli Operatori di Mercato e degli Investitori istituito e dinanzi alla Consob stessa per chiedere una diversa attività di vigilanza ed un’inversione di tendenza verso i piccoli azionisti.
Il presidente Avv. Antonio Tanza
Roma, 18 ottobre 2019

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