Caro benzina

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Il Governo valuta un intervento sul caro benzina

I prezzi dei carburanti continuano a crescere, dopo che il 1° gennaio è finito il calmiere varato dal Governo Draghi.

Il ministro delle Imprese Adolfo Urso ha promesso controlli a tappeto incrociati di Guardia di Finanza e del Garante per la sorveglianza dei prezzi e il vicepremier Matteo Salvini ha annunciato che il Consiglio dei ministri, previsto per oggi alle 12.30, valuterà un possibile intervento: “ragioneremo se, fra guerra, caro materiali e caro materie prime, sia il caso di intervenire e ci siano denari per farlo”. Intanto la premier Giorgia Meloni e il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti si confronteranno con i vertici della Guardia di Finanza per fare il punto e valutare ogni possibile ulteriore azione di contrasto alle speculazioni.

A incidere sugli aumenti c’è anche la decisione del Governo di eliminare lo sconto di 18,3 centesimi al litro sulle accise (le tasse sui carburanti) messo dall’esecutivo Draghi dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, uno sconto che da marzo è costato 1 miliardo di euro al mese. Secondo alcuni esperti, le quotazioni sono salite anche in previsione del blocco delle importazioni di prodotti raffinati dalla Russia a partire dal 5 febbraio prossimo: all’Europa mancherà il 30% del suo gasolio. Le associazioni dei consumatori però accusano le società energetiche e i distributori di approfittare degli aumenti dovuti alla fine del calmiere per aggiungere altri aumenti mascherati, un sospetto condiviso dal Governo Meloni che ha deciso di aumentare i controlli. Proprio ieri, la GdF ha reso noto che l’anno scorso da marzo ha accertato nei distributori di carburante 2.809 violazioni alla disciplina dei prezzi su 5.187 verifiche fatte. Il Ministro delle Imprese Adolfo Urso, in un’intervista al Corriere della Sera, ha parlato di “casi eclatanti e non giustificabili” e ha spiegato che sul caro carburante “abbiamo coordinato una duplice azione per stroncare la speculazione”, da un lato, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti “con la GdF”, dall’altro lato, il suo ministero col monitoraggio di Mr Prezzi. Il Ministro ha assicurato che riunirà “le associazioni dei consumatori per confrontarci sugli strumenti più idonei”.

Tratto da Centro Studi Parlamentari NOMOS partenariato con Istituto Pugliese Consumo

Informativa di utilità sociale nell’ambito del programma di intervento a favore dei consumatori 2022 2023 finanziato dalla Regione Puglia