Comitato azionisti BPB

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La Banca Popolare di Bari in questo mese di agosto ha comunicato la situazione patrimoniale e finanziaria al 30.06.18.

Il risultato consolidato del semestre evidenzia una perdita di 100,9 milioni di euro (115,6 milioni considerando l’effetto delle imposte) a seguito della decisione del Consiglio di Amministrazione di azzerare gli avviamenti in capo alla Banca Popolare di Bari, pari a 75,2 milioni. La perdita deriva anche dalle rettifiche su crediti che si attestano a 64,9 milioni di euro. La rettifica significa che taluni crediti, a seguito del peggioramento della condizione dei debitori, sono stati passati da poste attive a crediti deteriorati o comunque di dubbia recuperabilità.Il prezzo minimo di acquisto dell’azione, quotata sul mercato Hi-Mtf, è sceso ad euro 2,38.La banca ha inoltre comunicato che: 1) entro dicembre darà seguito alla trasformazione in S.p.A., 2) ha avviato – con il supporto di una società di consulenza esterna – il progetto per lo sviluppo del Piano Industriale 2018/2022, 3) entro ottobre vi sarà una nuova cartolarizzazione, con la cessione di un portafoglio di crediti deteriorati per circa 800 milioni di euro.

La banca ha anche comunicato testualmente quanto segue: “I dati consolidati evidenziano una raccolta totale pari a 14,53 miliardi di euro. Gli impieghi netti a clientela risultano pari a 8,56 miliardi di euro.

I coefficienti patrimoniali consolidati al 30 giugno 2018 si attestano al 9,44% in riferimento al CET1 ed al Tier 1 Ratio e all’11,66% per il Total Capital Ratio. Detti valori risultano superiori ai coefficienti di capitale fissati per il Gruppo per il 2018 (OCR) dal Regolatore ad esito dello SREP 2018 e pari al 7,09% (CET1), all’8,83% (Tier 1 Ratio) e all’11,15% (Total Capital Ratio).

Rimane solida e stabile la posizione di liquidità, con i due indicatori LCR e NSFR attestati rispettivamente al 122% (in luglio il valore è salito al 160% grazie al perfezionamento di un’operazione di cartolarizzazione di mutui residenziali) ed al 126% (limite regolamentare 100%), con un buffer di liquidità superiore a 1,8 miliardi di euro, in ulteriore crescita a oltre 2 miliardi a luglio sempre per effetto dell’operazione di cartolarizzazione.”

Con un articolo del Sole 24 pubblicato in data 11.08.2018, inoltre, la banca ha comunicato che intende procedere ad un aumento di capitale fra i 250 ed i 350 milioni di euro, attraverso l’ingresso di investitori istituzionali che sottoscriverebbero questa somma, acquisendo peraltro una partecipazione significativa se unita alla trasformazione in S.p.A. (poiché non ci sarà più il voto capitario, ma il voto per numero di azioni detenute).

In sintesi, i dati comunicati dalla Banca il 10 agosto scorso dicono che la banca, nonostante la perdita, ha dei coefficienti patrimoniali superiori ai minimi richiesti dalle Autorità di controllo e con l’aumento di capitale collegato alla trasformazione (a mezzo di investitori istituzionali invogliati ad acquisire una partecipazione significativa), di certo vi sarebbe un rafforzamento patrimoniale rilevante. Tuttavia, gli azionisti pagano un conto salatissimo.

Dinanzi a questa situazione, che oggi vede purtroppo gli azionisti pagare sulla propria pelle, a caro prezzo, la svalutazione e l’illiquidità delle azioni, il Comitato continuerà a fornire assistenza agli associati che intendano rivendicare in sede giudiziale e stragiudiziale i propri diritti, dinanzi alla Magistratura ed alle Autorità di Vigilanza, per consentire agli azionisti di recuperare le somme investite.

Il COMITATO: Adusbef, Adiconsum, Assoconsum, Codacons, Codici, Confconsumatori, Unione Nazionale Consumatori.

COMITATO PER LA TUTELA DEGLI AZIONISTI DELLA BANCA POPOLARE DI BARI

BARI – Via Dante 164 EMAIL: comitatoazionistibpb@gmail.com Tel: 3511336973