Contrasto al surriscaldamento globale

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Egr. Governatore della Puglia

Egr. Sindaco di Bari

Egr. Direttori attività commerciali

L’estate appena trascorsa è risultata quella più calda da quando esistono le misurazioni. Numerosi studi, ormai sempre più univoci, denunciano la rilevanza dell’agire umano sui cambiamenti climatici e l’incidenza dello stesso nei mutamenti, non mancando di indicare come lo stesso agire umano possa altresì contribuire alla riduzione di tali effetti. Sempre detti studi, infatti, mostrano l’importanza della presenza del verde, e vi e più del verde urbano, come strumento per il contrasto al surriscaldamento globale. Siamo tutti chiamati, qui ed ora, a fare qualcosa per contrastare il global warning, senza delegare e senza pensare che battaglie di tale portata possano essere affrontate da altri o genericamente dagli stati, perché innanzitutto gli stati siamo noi.

Non sfuggiranno neppure la funzione etico sociale dell’impresa come riconosciuta dalla Carta Costituzionale, il cui compito appunto è anche quello di rendere la società migliore, e non peggiore di quella che abbiamo trovato. L’utile di bilancio, senza l’utile sociale, nel lungo periodo allontana l’impresa dalla società e i consumatori dalla stessa impresa.

In questa fase storica, pertanto, siamo tutti chiamati a rendere il nostro paese, la nostra regione, la nostra città più verde, più salubre, più ecocompatibile. Come fare?

Certamente sarete consapevoli di alcune azioni che avrebbero effetto immediato e diretto per il territorio in cui viviamo: prima fra tutte la piantumazione di alberi in tutte le aree limitrofe alle loro strutture e di proprietà della PA, alla copertura dei tetti con pannelli fotovoltaici o con le tecniche note come “tetti verdi”, con l’adozione per le aree di parcheggio di coperture fotovoltaiche o arboree, da posizionare ogni due auto con  alberature ad alta chioma. Tali operazioni, dopo averle sostenute anche come proposte di integrazione , in fase di emanazione , regolamento del verde pubblico della città di Bari, possono, anzi ci permettiamo di ribadire devono, essere praticate anche nelle nostre città e nelle aree di competenza della PA.

Da questo punto di vista esempi virtuosi sono presenti in Italia e non si comprende perché questo non possa avvenire in Puglia.

Come Adusbef, associazione della quale mi pregio di essere Vice Presidente in Puglia, è nostra intenzione sollecitare in tutte le sedi istituzionali e non l’adozione di queste buone prassi ed iniziative eco-sostenibili, anche attraverso campagne di sensibilizzazione al consumo consapevole e rispettoso dell’ambiente. Siamo certi che anche Loro vorranno contribuire attivamente alle attività succitate, e partecipare attivamente al rifacimento ed alla piantumazione di alberi nelle aree di pertinenza delle Loro strutture e della PA, e contribuire così al miglioramento delle città in cui operiamo e nelle quali si concentra la nostra vita.

 

A cura avv Vincenzo Laudadio

VICEPRESIDENZA ADUSBEF PUGLIA

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