Ministero dimentica i consumatori

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TLC: assurda la scelta del Ministero dell’Innovazione di non coinvolgere le Associazioni dei Consumatori nel tavolo di lavoro su connettività e telefonia mobile sui treni Alta Velocità.

Apprendiamo con stupore dell’incontro che il Ministro Colao ha fissato per martedì 7 settembre con i vertici di RFI – Rete Ferroviaria Italiana e con i principali operatori di telecomunicazioni (Tim, Vodafone, WindTre, Iliad e Fastweb) per discutere di connettività e del servizio di telefonia mobile sui treni.

La scelta di avviare un tavolo di lavoro presso il Ministero dell’Innovazione e della Transizione Digitale senza prevedere la partecipazione delle Associazioni dei Consumatori è a dir poco discutibile. Si parlerà dell’annoso problema dell’interruzione del servizio, soprattutto nelle gallerie, nonché della roadmap degli interventi che si svolgeranno sulle tratte dell’Alta Velocità: considerando che i temi in questione riguardano in primis i cittadini in qualità di fruitori del servizio, è impensabile intavolare una discussione omettendo di chiamare in causa quelle Associazioni che, per loro natura, raccolgono le segnalazioni degli utenti sui malfunzionamenti della rete e che sono competenti a concordare con le aziende tempi e modalità di interventi tecnici che potrebbero verosimilmente provocare disagi in termini di rallentamenti del traffico ferroviario.

Il coinvolgimento delle Associazioni in un dialogo i cui esiti saranno determinanti per la qualità di un servizio destinato agli utenti che rappresentiamo è imprescindibile e proprio per questo stiamo valutando l’invio al Ministero di una formale richiesta di partecipazione al tavolo.

Stangata autunnale: tra Settembre e Novembre le famiglie faranno i conti con una spesa di 2.212,50 Euro. Cifre proibitive per le famiglie messe a dura prova dalla pandemia.

Al rientro dalle vacanze, come ogni anno, le famiglie fanno i conti con le spese autunnali.

Tra Tari, riscaldamento, bollette, spese mediche e per il rientro a scuola, si preannuncia un autunno difficile per gli italiani: nel periodo tra Settembre e Novembre le famiglie dovranno far fronte a una stangata di 2.212,50 Euro.

Si tratta di cifre estremamente onerose, che vanno a gravare su una situazione già fortemente compromessa dalla pandemia in atto.

Anche quest’anno la situazione sanitaria inciderà sulle spese d’autunno, aggiungendo alle consuete voci anche quella per il trasporto da e per la scuola (in molti, infatti, continueranno a rinunciare al trasporto pubblico preferendo ricorrere a mezzi privati); nonché quella per test, esami e prestazioni legate alla pandemia.

A ciò si aggiungono le consuete spese per la TARI, per il riscaldamento, le bollette (soprattutto quelle dell’energia in continua crescita). È vero che queste ultime si pagano tutto l’anno, ma in questo frangente si sommano alle altre onerose spese con un risultato estremamente negativo per le tasche dei cittadini.

Occorre precisare che la stangata in questione non comprende le spese correnti per alimentazione, abbigliamento, ecc. settori che, come dimostrano le dinamiche inflattive, sono soggetti comunque a forti aumenti.

Stangata autunnale 2021

Settembre-Novembre
Scuola (libri, dizionari, parte del corredo) 855,20 €
Trasporto da e per la scuola 133,60 €
Bollette (acqua, luce, gas, telefonia) 690,20 €
Tari (seconda rata) 159,50 €
Riscaldamento (prima rata) 274,00 €
Test/esami Covid-19 100,00 €
TOTALE 2.212,5 €

“Questa analisi mette in luce come le famiglie si trovino a far fronte, giorno dopo giorno, ad una situazione di crescente difficoltà, a cui non vengono date risposte adeguate.” – afferma Emilio Viafora, Presidente della Federconsumatori. Per questo è necessario ed urgente che il Governo metta all’ordine del giorno un serio piano di rilancio dell’occupazione ed una riforma fiscale che affermi un sistema più equo, basato su reali elementi di progressività.

Comunicazione a cura Federconsumatori nazionale