Mondo Consumatori al 26 01 2021

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Pfizer colleziona sanzioni dal 2013

COVID: CI POSSIAMO FIDARE DELLA PFIZER?

CODACONS RICORDA TUTTI GLI SCANDALI CHE HANNO COINVOLTO LA MULTINAZIONALE DEL FARMACO

Mentre su Pfizer si abbattono le azioni legali del Governo e del Codacons per i gravi ritardi nella fornitura di vaccini all’Italia, l’associazione ricorda i tanti scandali che hanno coinvolto negli anni la multinazionale, e che minano la fiducia che i cittadini ripongono verso la nota azienda del farmaco.
Numerose le sanzioni che la Pfizer è stata costretta a pagare per pratiche scorrette e condotte illecite: nel 2013 l’azienda avrebbe patteggiato 55 milioni di dollari di risarcimento per le pratiche di marketing off-label legate al prodotto “Protonix” per sospette lesioni renali; 10mila le cause contro Pfizer aperte per il farmaco Prempro contro il cancro al seno, 3mila per lo Chantix.
Pfizer avrebbe poi pagato nel 2009 ben 2,3 miliardi di dollari in seguito alle responsabilità civili e penali derivanti dalla promozione illegale di quattro farmaci: Bextra, un farmaco antinfiammatorio; il Geodon, un farmaco antipsicotico; il Zyvox, un antibiotico; e Lyrica, un farmaco antiepilettico.
Tristemente nota l’accusa di aver sperimentato su bambini nigeriani un nuovo antibiotico, il Trovan, che portò alla morte di alcuni bimbi e a gravi patologie per altri.
L’azienda è poi finita nell’occhio del ciclone per tutta una serie di altri scandali: il rifiuto di rendere generici i propri farmaci contro l’Aids nei paesi più colpiti dalla malattia; la promozione sul mercato di un antidolorifico vietato dalla Food and Drug Administration Usa; l’offerta di denaro e regalie a migliaia di medici ed esperti per la prescrizione di farmaci anche recanti gravi effetti collaterali; evasione fiscale; violazione di brevetti.
Ovviamente la presente nota ha solo un valore di adempimento al diritto/dovere di informazione essendo basata solo su notizie pubbliche reperite sul web.

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FINCANTIERI/STX: CODACONS ENTRA NEL PROCEDIMENTO DI CONCENTRAZIONE DINANZI LA COMMISSIONE UE

CITTADINI SI OPPONGONO A OPERAZIONE CHE POTREBBE PORTARE A DISTORSIONI NEL SETTORE DELLA CANTIERISTICA NAVALE CIVILE E AUMENTO DEI PREZZI DELLE CROCIERE

Il Codacons ha inviato una istanza alla Commissione Europea chiedendo di partecipare al procedimento aperto in merito all’operazione di acquisto del 51% di Stx da parte di Fincantieri.
I cittadini infatti si oppongono ad una concentrazione che potrebbe portare a distorsioni nel settore della cantieristica civile navale, con conseguente riduzione della concorrenza ed effetti negativi sui prezzi, specie nel comparto delle navi da crociera.
Tra le ultime richieste che la Commissione Ue avrebbe posto ci sarebbe quella di delineare uno scenario del mercato crocieristico post-pandemico in quanto, essendo le due società leader globali, la loro collaborazione/acquisizione potrebbe determinare un rischio di aumento dei prezzi per clienti e consumatori, di minore offerta e di riduzione degli incentivi all’innovazione.
Un settore che – spiega il Codacons – ha visto il numero di passeggeri annui delle navi da crociera passare dai 2 milioni della fine degli anni ’80 ai 30 milioni del 2019, con una domanda di crociere in costante aumento.
L’associazione, dunque, chiede di partecipare alla complessa operazione al fine di portare evidenze alla Commissione Ue sugli effetti che la concentrazione può determinare e i danni per la categoria degli utenti rappresentata dal Codacons.

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RC AUTO: IVASS, IN TERZO TRIMESTRE CONTINUA CALO, A 389 EURO

CODACONS: CALO DEL TUTTO INSUFFICIENTE, INCIDENTI CROLLATI DEL 40% NEI PRIMI 6 MESI DEL 2020. AUTOMOBILISTI PESANTEMENTE DANNEGGIATI

Del tutto insufficiente per il Codacons il calo delle tariffe Rc auto registrato dall’Ivass nel terzo trimestre del 2020.
“Siamo in presenza di un evidente squilibrio nell’andamento dell’Rc auto a tutto danno degli automobilisti italiani – spiega il presidente Carlo Rienzi – Mentre infatti nei primi 6 mesi del 2020 le restrizioni legate al lockdown hanno portato secondo l’Istat ad un abbattimento del numero di incidenti, morti e feriti sulle strade italiane, con un crollo dell’incidentalità del -40%, le tariffe sono diminuite appena del -5%. Non solo. Gli italiani hanno continuato a pagare l’Rc auto nonostante le auto siano rimaste ferme a causa dei divieti alla circolazione imposti con il lockdown del Governo”.
“Le tariffe dovevano calare in modo assai più sostanzioso, ma così non è stato, con un danno economico evidente per gli automobilisti – prosegue Rienzi – Riteniamo ci sia un ampio margine per una ulteriore riduzione dei prezzi delle polizze, e ci aspettiamo un pressing del Governo verso le imprese assicuratrici per garantire maggiore equilibrio nel settore Rc auto.

Codacons in Puglia: https://www.istitutopuglieseconsumo.it/codacons-puglia