Perché ricevo ancora le telefonate dei call center

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TELEFONATE MOLESTE.

La domanda maggiormente ricorrente al nostro numero verde ,

“Perché continuo a ricevere le telefonate dei call center, nonostante l’iscrizione al Registro delle Opposizioni?”

Secondo  il presidente Massimiliano Dona dell’Unione Nazionale Consumatori: « un miglioramento c’è stato per il 94,7% degli iscritti al Registro, ma il pieno successo, atteso invero dalla stragrande maggioranza degli italiani, ossia la cessazione delle chiamate, riguarda solo una minoranza dei cittadini registrati, poco più di un terzo, il 37,2%».

FALLE REGISTRO OPPOSIZIONI

Al registro delle opposizioni devono registrarsi al RPO tutti gli operatori (qualunque soggetto, persona fisica o giuridica) che – in qualità di titolare del trattamento dei dati ai sensi del Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) – intendano utilizzare tramite telefono o posta cartacea numeri telefonici nazionali fissi e cellulari e i dati presenti negli elenchi telefonici per finalità di:

  • Invio di materiale pubblicitario
  • Vendita diretta
  • Comunicazione commerciale
  • Compimento di ricerche di mercato

FALLA 1:  Molti operatori non sono ancora registrati sulla piattaforma

FALLA 2:  Altri operatori utilizzano le chiamate da call center situati all’estero verso i quali è difficile poi applicare le sanzioni

LE SANZIONI A CARICO DEGLI OPERATORI INADEMPIENTI

La violazione del diritto di opposizione dei contraenti telefonici – ovvero la mancata osservanza del RPO da parte degli operatori di telemarketing – è disciplinata dal Codice in materia di protezione dei dati personali e dal Regolamento generale sulla protezione dei dati (RGPD), che prevede l’applicazione di sanzioni amministrative pecuniarie fino a 20 milioni di euro o per le imprese, fino al 4% del fatturato mondiale totale annuo dell’esercizio precedente, se superiore.

PER SAPERNE DI PIU‘: https://registrodelleopposizioni.it/

Informativa di utilità sociale realizzata da Ufficio Attività Interesse generale IPC nell’ambito programma generale intervento 2021/2022 finanziato dalla Regione Puglia