Rassegna stampa Codacons

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27 Giugno 2021

Vacanze e voli, allarme rincari: aumentano i prezzi per questa estate

Non sono solo i voli low cost ad aver subito rincari non indifferenti ma anche le vacanze estive 2021 sembrano essere all’insegna dei costi alti. Lo ha sottolineato il Codacons, che ha monitorato i listini del comparto turistico mettendo in luce che con le riaperture i prezzi sono cambiati.

Quanto costa in più una vacanza rispetto al 2020?

A subire maggiormente i rincari sono non solo le strutture ricettive, ma anche l’affitto degli ombrelloni, le consumazioni al bar, la benzina e appunto i biglietti di treni e aerei:

“Con le riaperture gli esercizi al pubblico, i lidi, gli hotel, hanno modificato le proprie politiche tariffarie, applicando rincari tesi a compensare le perdite degli ultimi mesi, i maggiori costi di sanificazione e messa in sicurezza dei locali, e il contingentamento delle presenze che, di fatto, riduce i ricavi”

In sostanza, l’estate 2021 sembra più cara rispetto allo scorso anno. Le strutture ricettive, ma anche gli stabilimenti balneari e i vari esercizi legati al turismo hanno ritoccato all’insù i prezzi. Mediamente, sempre secondo i dati dell’associazione, un soggiorno di 10 giorni costerà l’11% in più, passando agli 898 euro in media del 2020 ai 996 euro del 2021, dunque almeno 98 euro a testa in più. La spesa maggiore deriva dai costi del carburante, il 16% in più rispetto al 2020.

Un altro problema riguarda anche la prenotazione di hotel, case vacanze, b&b e in generale strutture ricettive. Oltre al costo maggiore rispetto ad un anno fa, molti utenti hanno segnalato una politica di prenotazioni non rimborsabili, con il rischio di perdere il denaro in caso di cancellazione.
Secondo il Codacons, infine, negli stabilimenti balneari in tutta Italia gli aumenti registrati sono mediamente del 5% con punte del 40%.

Voli aerei più cari anche a causa dei costi extra

Per quanto riguarda i voli aerei, invece, mentre le tariffe sono rimaste sostanzialmente le stesse, ad aumentare sono i costi dei bagagli a mano, la scelta del posto a sedere, ma anche le polizze assicurative e le politiche per la cancellazione del volo. Alla fine dei conti, insomma, un volo arriva a costare più di prima. Lo ha fatto notare anche Assoutenti, grazie ad un’indagine sul balzo dei prezzi legato ai costi degli extra, come quelli appena elencati. Se il prezzo di un volo low cost, ad esempio, è di 50 euro solo andata, aggiungendo l’opzione per la scelta del posto, l’imbarco prioritario e i bagaglio a mano a bordo, il costo lievita arrivando anche al doppio di quello base. Ecco perché su questa vicenda sta indagando anche l’Enac.
Vedi anche: Voli low cost e prezzi gonfiati per il posto a sedere: indagini Enac e le nuove nuove linee guida per i viaggi in aereo.

28 Giugno 2021

Vaccini: su caso Andrea Scanzi Procura di Arezzo chiede archiviazione, ma Codacons si oppone

La Procura della Repubblica di Arezzo ha chiesto l’archiviazione del procedimento aperto sul caso di Andrea Scanzi, il giornalista “furbetto” dei vaccini che, come noto, ottenne lo scorso marzo la vaccinazione scavalcando anziani e altri soggetti che avevano maggiore diritto a ricevere il vaccino anti-Covid.

Ne dà notizia il Codacons, che annuncia opposizione alla richiesta di archiviazione presentata dalla Procura.

Il Pm Marco Dioni nella sua richiesta ammette che “sulla scorta delle Linee guida e delle raccomandazioni in realtà Scanzi non aveva diritto di essere vaccinato (non rientrando in alcuna delle categorie indicate nelle Linee guida), ma che, in realtà, in quel momento la situazione era particolarmente confusa, posto che la vaccinazione Astrazeneca era stata sospesa temporaneamente, che la campagna vaccinale stentava a decollare e che poco prima il commissario straordinario aveva pubblicamente detto che si doveva evitare lo spreco di ogni singola dose e di vaccinare chiunque fosse disponibile” […]

“Il dott. Giglio ha sostenuto di essere incorso in errore ritenendo che Scanzi appartenesse realmente alla categoria dei “caregiver” (a tal proposito ha esibito una certificazione 104 a carico di soggetto che presenta omonimia con la madre di Scanzi, a dimostrazione del fatto di essere incorso in errore)”.

Una richiesta assurda quella della Procura di Arezzo che da un lato evidenzia le falsità e gli errori che hanno portato a vaccinare Andrea Scanzi, dall’altro non reputa queste circostanze tali da costituire reato, ignorando che il vaccino ricevuto da Scanzi ha privato un altro cittadino avente diritto di una dose di Astrazeneca, con potenziali rischi sul fronte della salute, circostanza che costituisce un evidente reato. Il Pm ignora anche che la Asl Toscana Sud Est avrebbe pubblicato il modulo per iscriversi all’elenco dei “riservisti” solo successivamente alle polemiche scatenate dal caso Scanzi, altra vicenda che potrebbe costituire un possibile illecito.

Per tali motivi il Codacons chiederà al Tribunale di Arezzo di rigettare la richiesta di archiviazione, e di procedere penalmente per i reati che saranno ravvisati.

28 Giugno 2021

Zona bianca e mascherine: il Codacons Campania diffida De Luca

Il Codacons Campania diffiderà il governatore De Luca per il messaggio giudicato in una nota stampa “ingannevole e contraddittorio”, in merito all’ordinanza numero 19 del 25 giugno. E’ l’ordinanza che fa riferimento all’utilizzo delle mascherine, anche in zona bianca.

I dettagli

“Per chiarire ai cittadini campani cosa è accaduto – prosegue Codacons -, si riporta quanto segue: l’ordinanza del Ministero della Salute numero 148 del 23 giugno 2021 afferma chiaramente che nelle zone bianche, a partire da lunedì 28 giugno 2021, cessa l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto. Permangono delle ovvie eccezioni, quale quella di continuare ad indossare la  mascherina negli spazi aperti in situazioni nelle quali non sia possibile garantire il distanziamento  sociale, quindi nei casi di assembramenti e affollamenti.  L’art. 3 comma 1 dell’ordinanza della regione Campania firmata dal Presidente De Luca, la numero 19 del 25 giugno 2021, di fatto si conforma a quanto specificato dal ministro Speranza. Il comma 2  dello stesso art. 3, invece, appare eccessivamente ridondante, asserendo che resta obbligatorio  l’utilizzo della mascherina, sul territorio regionale, in ogni luogo non isolato (e vengono riportati alcuni esempi: centri urbani, piazze, lungomari nelle ore e situazioni di affollamento), nonché nelle file, code, mercati o fiere ed altri eventi anche all’aperto (inutile ripetizione!) e nei  trasporti pubblici all’aperto”.

La reazione

L’avvocato Marchetti pertanto dichiara: “Si diffiderà il presidente De Luca ad esporre in modo chiaro e trasparente i contenuti delle ordinanze che la regione Campania emette dietro sue indicazioni, essendo fondamentale garantire ai cittadini campani una corretta e giusta  informazione, nonché evitare di demotivare irresponsabilmente i turisti stranieri a venire nella  nostra regione; di fatto le due ordinanze dicono la stessa cosa ma tutti devono sapere che da oggi non sussiste più l’obbligo della mascherina all’aperto, salvo nei luoghi affolati”.

28 Giugno 2021

“Possibile che Asp Catania spenda 613.000 euro per pc?

“La Procura di Catania, la Corte dei conti e l’Anac, dopo l’esposto presentato dal Codacons, saranno chiamati a verificare la regolarità dell’acquisto di 500 personal computer destinati ai neo assunti a tempo determinato dall’Asp di Catania, per far fronte alle esigenze sorte a causa della pandemia”.

L’associazione dei consumatori, infatti, “ritiene opportuno far piena luce sulla vicenda in quanto la periodicità delle risorse umane e delle unità informatiche potrebbe essere obsoleta e inutile, visto la precarietà contrattuale e lavorativa. Inoltre sembra necessario verificare ogni eventuale condotta da parte dell’Asp Catania che potrebbe costituire  l’ennesimo spreco di denaro pubblico”.

Sotto la lente d’ingrandimento, in particolare, sono finite le modalità di acquisto e le consegne dei lotti di fornitura dei personal computer. “Infine – conclude il Codacons – sembrano poco chiari i criteri per l’assegnazione della gara d’appalto alle 7 aziende che forniranno i pc, come emerge dalla deliberazione n. 859 del 10 giugno 2021, e quali siano i requisiti da rispettare nelle forniture con scadenze diversificate”.

Rassegna stampa a cura Codacons Nazionale

Codacons in Puglia :

https://www.istitutopuglieseconsumo.it/codacons-puglia/