RdC e PdC , i limiti di reddito familiare

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Reddito e Pensione di Cittadinanza, limiti di reddito familiare.

Ai sensi del decreto legge 28 gennaio 2019 n.4 (in attesa eventuali modifiche in Parlamento)  il reddito o pensione di cittadinanza nasce come integrazione al reddito, di conseguenza se superiore allo zero si riduce in modo inversamente proporzionale all’aumentare del reddito. La quota spettante, a partire da un single (anche figlio 27 enne a carico dei genitori ma non convivente) , da un/una separato/a legalmente/divorziato/a non avente la stessa residenza dell’ex coniuge,   è di euro 6000. Tale limite  è maggiorato  per il numero dei componenti la famiglia anagrafica convivente. Stesso criterio per la pensione di cittadinanza e soglia aumentata a 7560 euro. Spetta a uno o più componenti nucleo familiare aventi una età pari o superiore ai 67 anni. Esempi sono un vedovo , vedova, separato o divorziato non avente la stessa residenza dell’ex coniuge o single non sposati . Qualora il nucleo sia in locazione il limite (in entrambi i casi)  è maggiorato sino a 9360 euro (6000 euro + 3360 per il fitto). Da sottolineare che il reddito familiare è dato da ogni forma di entrata monetaria della famiglia ( fatte salve alcune eccezioni) . Diverso è valore ISEE (9360 altro limite economico per accedere al beneficio) ,  trattasi di un indicatore economico reddituale  (compresi i risparmi e immobili di proprietà)  della famiglia , diminuito in presenza di locazione, mutuo e numeri componenti nucleo familiare compresi eventuali disabili.

Nota redatta da Ufficio Comunicazione e Coordinamento IPC resp. Michele rag Armenise

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