Scontrino e fattura, le differenze

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In questo periodo, noi consumatori, ascoltiamo spesso lo sentire di “fattura elettronica” e “scontrini telematici”. In questo articolo,  vogliamo esplicare prima le differenze tra fattura e scontrino stante i numerosi dubbi e perplessità pervenuti dai consumatori  specie sullo scontrino da chiedere al commerciante o professionista o tecnico,  pervenuti al nostro numero verde 800661834

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Obbligati ad emettere ricevute fiscali  e fatture

Ogni persona (fisica o giuridica) che svolge un’attività d’impresa o lavoro autonomo deve emettere, per le somme che percepisce, un documento fiscale.

Differenze tra ricevuta fiscale e fattura

La differenza principale tra la ricevuta fiscale e la fattura è che la prima si emette principalmente a soggetti privati (non titolari di partita IVA) ed è paritetica allo scontrino,    la seconda si emette a soggetti con partita IVA, in genere professionisti e aziende.

La ricevuta fiscale generalmente viene emessa per prestazione di servizi a soggetti privati,  quindi con codice fiscale, ed è sostitutiva dello scontrino. Tipici esempi di ricevuta fiscale sono quelli emessi dalla lavanderie o dai parrucchieri. In pratica si utilizza la ricevuta fiscale quando si desidera dettagliare maggiormente le voci. Può accadere che la ricevuta  fiscale venga emessa anche per soggetti possessori di partita IVA, ma nel caso sarebbe meglio farla seguire da una fattura. La ricevuta fiscale come lo scontrino è un importo unico, cioè contiene sia l’imponibile che l’IVA, cioè non c’è lo scorporo dei due importi.

Lo scontrino è anonimo, nel senso che non sono riportati i dati della persona ma solo l’importo incassato. La ricevuta fiscale invece contiene i dati della persona. Tuttavia già   da qualche tempo, con le nuove tecnologie, esistono anche i cosiddetti scontrini parlanti, ossia scontrini fiscali che contengono i dati relativi alla natura, quantità, qualità dell’operazione nonché l’indicazione del numero di codice fiscale dell’acquirente.

La fattura si emette sempre a favore di soggetti con partita IVA e, in alcuni casi (e solitamente su richiesta) per soggetti privati con solo codice fiscale, sia per l’erogazione di  servizi che per la fornitura di beni. La funzionalità della fattura è quella di permettere il dettaglio delle voci e lo scorporo dei totali in base all’aliquota IVA; inoltre la fattura identifica la distinzione tra totale netto (senza IVA), imposta (cioè l’IVA) e il totale lordo (totale netto + IVA). Questo documento fiscale consente quindi di evidenziare così il soggetto che riceve il bene/servizio, quanto ha pagato di imponibile e di IVA, in un dato giorno, da un determinato fornitore.

Esempi di emissione scontrino o fattura

Lo scontrino viene emesso dal negozio di alimentari che vende il pane (bene), la ricevuta viene emessa in lavanderia alla consegna del capo lavato (servizio), la fattura viene emessa sia dal negozio alimentare che dalla lavanderia se la vendita del pane o il lavaggio dei vestiti viene fatto ad un soggetto IVA, professionista o azienda (titolare di partita IVA). Viene anche emessa dal fornitore sia del panettiere che del lavandaio quando gli fornisce beni o servizi.

Attività non soggette ad emissione scontrino

Ad esempio i tabaccai per la sola vendita delle sigarette non sono obbligati ad emettere lo scontrino, così come i giornalai per la vendita dei quotidiani e settimanali, ecc. .

Prima puntata.

Nella seconda puntata ” Cosa cambia, per i consumatori  e le associazioni di consumatori senza partita iva,  con la fattura elettronica e lo scontrino telematico”

 

A cura Ufficio coordinamento attività istituzionali e della comunicazione IPC

resp. Michele rag Armenise