Un “massacro per le tasche degli italiani”

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Le stangate previste per le famiglie  superano ampiamente i 1.000 euro.

Queste le reazioni di molte delle associazioni di difesa dei consumatori alla notizia del rialzo del 3,8% dell’inflazione a novembre. “Tra bollette, materie prime e listini dei carburanti le famiglie stanno subendo rincari a cascata, una situazione che non si registrava in Italia dal 2008” spiega il presidente di Assoutenti Furio Truzzi che parla di massacro e sottolinea che “solo per la voce trasporti, che a novembre cresce del +10,5% sul 2020, una famiglia con due figli spende oggi 567 euro in più su base annua, e 363 in più la famiglia “tipo”. Anche per questo chiede che il Governo “intervenga per frenare corsa dei listini, a partire dal taglio di Iva e accise sui carburanti, o sarà crollo dei consumi a Natale”.

L’Unc parla di un “rialzo nefasto” con un rischio più reale di gelata sui consumi e sul Natale. E calcola che per una coppia con 2 figli ci sarà una stangata da 1.346 euro, 524 per l’abitazione, 567 per i trasporti. Anche per Unc, dunque, “urge un intervento del Governo che raffreddi i rincari dei carburanti e intervenga con maggior efficacia su quelli di luce e gas che stanno svuotando le tasche degli italiani e senza i quali l’inflazione annua oggi sarebbe solo dell’1,4%” come afferma il presidente Massimiliano Dona.

Secondo il Codacons sarà invece da 1.167 euro annui la stangata che piomberà a famiglia e lancia l’allarme per il Natale, avvertendo che con i rialzi record dei prezzi si rischia il tagli dei consumi durante le prossime festività. E anche il Codacons incalza quindi il governo chiedendo che intervenga subito contro l’emergenza prezzi. “Il Governo non può più restare a guardare e deve intervenire con urgenza per porre un freno alla crescita dei prezzi al dettaglio, adottando misure per contrastare le speculazioni e tagliare le tasse che gravano su carburanti ed energia” chiede il presidente Codacons Carlo Rienzi”.

Un calcolo sostanzialmente in linea con quello delle altre associazioni viene fatto anche da Federconsumatori secondo cui l’inflazione si tradurrà in rincari di 1.132,40 euro annui a famiglia. Gli aspetti che preoccupano maggiormente l’associazione sono i forti rialzi su beni primari quali energia elettrica, gas, carburanti e alimentari, che stima i rincari dovuti a tali voci ad oltre 551,65 euro annui. “Un’impennata simile dei prezzi – affermano – non potrà che influire negativamente sui consumi natalizi, per i quali si prevede una frenata, oltre che sulle condizioni delle famiglie già fortemente compromesse dalla crisi determinata dalla pandemia.

A cura Uffici Stampa

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