Vaccino Pfizer : esposto Codacons in Procura

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Esposto Codacons in Procura

PREZZI: ISTAT, NEL 2020 IN CALO DELLO 0,2%

CODACONS: FAMIGLIA “TIPO” HA RISPARMIATO IN MEDIA 61 EURO RISPETTO AL 2019. MA PER MANGIARE SPESA IN SALITA DI +78 EURO
CROLLANO PREZZI PER TRASPORTI, CASA E COMUNICAZIONI, COVID IMPATTA SU ANDAMENTO LISTINI, SI CONFERMANO SPECULAZIONI SU ALIMENTARI
L’inflazione al -0,2% nel 2020 si traduce in un risparmio medio pari a 61 euro per la famiglia “tipo” e 80 euro per un nucleo con due figli. Lo afferma il Codacons, commentando i dati definitivi dell’Istat sui prezzi al dettaglio.
“L’emergenza Covid ha avuto evidenti effetti sui listini, portando ad una impennata dei prezzi dei beni più acquistati dai consumatori durante i vari lockdown, e al crollo di quelli coinvolti dalle misure anti-contagio – spiega il presidente Carlo Rienzi – Questo significa che per alcune voci di spesa i consumatori hanno dovuto mettere mano al portafogli, spendendo di più rispetto all’anno precedente: è il caso del comparto “Prodotti alimentari e bevande analcoliche”, che registra una crescita dei prezzi del +1,4% su base annua, con un maggior esborso solo per cibi e bevande pari a +78 euro per la famiglia “tipo” e +105 euro per un nucleo con due figli”.
Al contrario crollano del -2,3% i listini dei trasporti, come conseguenza dei divieti agli spostamenti, producendo un risparmio per tale settore pari a -80 euro per la famiglia tipo e -124 euro per un nucleo con due figli.
“L’andamento dell’inflazione nel 2020 conferma da un lato i cambiamenti prodotti dal Covid, dall’altro le speculazioni sui prezzi che hanno colpito le famiglie, con i listini che hanno subito sensibili rincari solo nei comparti dove gli italiani potevano acquistare” – conclude il presidente Rienzi.
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VACCINO PFIZER: CODACONS DEPOSITA ESPOSTO A 104 PROCURE CONTRO AZIENDA FARMACEUTICA

ESPOSTO ANCHE AD ANTITRUST EUROPEO PER ABUSO DI POSIZIONE DOMINANTE
ECCO LE RICHIESTE DEI CITTADINI ALLA MAGISTRATURA DOPO ANNUNCIO SUI RITARDI NELLE CONSEGNE
Il Codacons ha presentato l’annunciato esposto a 104 Procure della Repubblica di tutta Italia contro la decisione unilaterale di Pfizer di tagliare la produzione dei vaccini anti-Covid e ritardare le consegne delle dosi destinate all’Italia. Esposto che sarà inviato domani anche all’Antitrust Europeo, per la possibile fattispecie di abuso di posizione dominante.
Nella denuncia dell’associazione alle Procure si legge:
“Il momento storico che la collettività è chiamata a vivere è caratterizzato da una grande preoccupazione relativa alle iniziative intraprese ed adottate dal Governo e dall’Unione Europea per superare il lockdown e la fase post-Covid, in particolare per dare attuazione alla strategia per accelerare lo sviluppo, la fabbricazione e la diffusione di vaccini contro il coronavirus. In questo quadro di valutazioni diversi interrogativi si starebbero sollevando alla luce di quanto riportato prepotentemente alla ribalta dai media, sulla condotta e operato della Pfizer.
Quel che preme far rilevare in questa sede, a parere della scrivente associazione, è un intervento delle autorità adite per proprio ambito di competenza e per poteri conferiti, volto a valutare se nell’operazione posta in essere dalla Pfizer possano essersi registrate decisioni e manovre volte, in merito alla fornitura di vaccini, a violare o meno le regole europee e accertando altresì se possano configurarsi fattispecie penalmente rilevanti a danno dei cittadini italiani”.
Tra i possibili reati configurati nell’esposto del Codacons, si fa riferimento “al reato di frode in commercio, reato di truffa e truffa aggravata, nonché ipotesi di cui agli art. 355 c.p., vale a dire mancato adempimento di obblighi derivanti da un contratto di fornitura con lo Stato, ma anche possibili pratiche commerciali ingannevoli e scorrette, con la violazione della pubblica fiducia nei rapporti commerciali, e il venire meno della garanzia degli interessi di tutti i protagonisti del mercato abuso di ufficio e inadempimento di contratti di pubbliche forniture”.
E’ di tutta evidenza, quindi, che sia indispensabile, necessario e doveroso approfondire definitivamente la vicenda, non solo e soprattutto nell’ottica di tutela della salute ma anche nell’ottica di trasparenza nei confronti della collettività – conclude il Codacons.