Cash-BacK, Pensioni, Consumi

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Cash Back, Pensioni e Consumi

CASH-BACK, CODACONS: ANCORA DISSERVIZI SULL’APP IO. TRANSAZIONI SPARISCONO E UTENTI PERDONO DIRITTO AL RIMBORSO

ASSOCIAZIONE PRESENTA ISTANZA A PAGOPA: CHIARIRE SUBITO SITUAZIONE O CI RIVOLGEREMO A PROCURE
Raffica di segnalazioni al Codacons da parte di consumatori che hanno partecipato al piano Cashback di Natale ma hanno visto sparire dall’App IO alcune transazioni eseguite con carta o bancomat, non raggiungendo le 10 operazioni utili per ottenere i rimborsi.
“Siamo sommersi da segnalazioni dei cittadini esclusi dai rimborsi Cashback, nonostante abbiano eseguito correttamente tra l’8 e il 31 dicembre scorsi pagamenti con carte e bancomat regolarmente registrati – spiega il presidente Carlo Rienzi – Addirittura gli acquisti presso gli stessi esercizi commerciali in alcuni casi sono stati ritenuti validi ai fini del Cashback, in altri inspiegabilmente no, pur avendo gli utenti utilizzato le carte registrate sull’App IO”.
Una situazione che arreca un danno economico a quanti, a causa di queste anomalie, non hanno raggiunto le 10 operazioni utili per ottenere i rimborsi, e contro la quale oggi il Codacons annuncia una istanza a PagoPa, affinché chiarisca i singoli casi e avvii gli accertamenti utili a dare garanzie agli utenti, pena un inevitabile esposto dell’associazione alle Procure a tutela dei consumatori danneggiati.
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PENSIONI: CODACONS AVVIA CLASS ACTION A TUTELA DEI PENSIONATI ITALIANI

NUOVA PROROGA DEL BLOCCO DELLE RIVALUTAZIONI FINO AL 2022 E’ ILLEGALE. AL VIA RICORSI COLLETTIVI PER FAR OTTENERE AI PENSIONATI I SOLDI CUI HANNO DIRITTO
PERDITE FINO A 1.500 EURO ALL’ANNO PER I PENSIONATI COINVOLTI NEL BLOCCO DEGLI ASSEGNI, PROPRIO QUANDO PENSIONI SALVANO MILIONI DI FAMIGLIE DAL FALLIMENTO
Brutte sorprese nel 2021 per i pensionati italiani. L’anno si è aperto infatti con l’ennesima proroga al blocco delle rivalutazioni piene delle pensioni decisa dal Governo, che azzera per alcune categorie di pensionati gli adeguamenti dell’assegno previsti dalla legge, mentre per altre li limita fortemente, dando vita ad una lesione dei diritti patrimoniali per milioni di cittadini.
Una situazione assurda, considerato che con la crisi economica prodotta dal Covid milioni di famiglie riescono ad andare avanti proprio grazie alle pensioni di nonni e genitori che vivono all’interno del nucleo, e contro la quale scende oggi in campo il Codacons, che chiama a raccolta i pensionati italiani promuovendo una azione collettiva a loro tutela.
Con le ultime norme varate dal Governo e recepite dalla Circolare INPS n. 148 del 18/12/2020 si è consumato un nuovo scippo a danno dei pensionati, che dal 2011 subiscono il blocco delle rivalutazioni già ritenuto illegale dalla Corte Costituzionale – spiega il Codacons – La proroga degli adeguamenti proseguirà per tutto il 2021 e il 2022, e produrrà una perdita di 960 euro annui per ogni pensionato che percepisce un assegno mensile da 1.568 euro, ammanco che sale a 1.490 euro l’anno per le pensioni da 1.960 euro lordi al mese e raggiunge il record di 7.190 euro annui per i pensionati che percepiscono 4.560 euro mensili.
Contro l’illegittimo blocco delle rivalutazioni pensionistiche il Codacons lancia oggi una azione collettiva per tutti i pensionati ex pubblici dipendenti: alla pagina https://codacons.it/rivalutazione-pensioni-2020/ l’associazione mette a disposizione degli interessati la diffida da inviare al Governo con cui si chiede l’adeguamento del proprio assegno, atto necessario per aderire poi al ricorso collettivo che il Codacons presenterà alle Corti dei Conti regionali competenti per materia.
L’associazione invita tutti gli interessati a mobilitarsi contro l’ennesimo blocco delle pensioni che rappresenta un illecito già sanzionato dalla Consulta, oltre che un danno verso una categoria debole, quella dei pensionati, che più di tutti ha risentito della crisi prodotta dal Covid, e che sta aiutando milioni di famiglie ad arrivare alla fine del mese.
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INDUSTRIA, CODACONS: CROLLO CONSUMI AFFOSSA PRODUZIONE

NUMERI IN CADUTA LIBERA, E SU FUTURO DEL PAESE REGNA INCERTEZZA. ARRIVO VACCINO NON BASTA
Numeri in caduta libera per l’industria italiana, con la produzione che a novembre segna un calo annuo del -4,2% mentre segnali di grande incertezza arrivano da famiglie e imprese.
“Il crollo dei consumi registrato in Italia a novembre affossa l’industria italiana – afferma il presidente Carlo Rienzi – I beni di consumo hanno infatti registrato una contrazione media del -9,8%, che raggiunge quota -11,9% per i beni non durevoli. Segnali negativi che si aggiungono al crollo delle vendite al dettaglio registrato a novembre e che alimentano un clima di grande incertezza sul futuro del paese”.
“L’arrivo del vaccino anti-Covid non basta certo a risollevare le sorti dell’economia italiana, e la stretta dalle misure governative volte a contenere i contagi avrà effetti anche nel 2021, produrrà ulteriore contrazione dei consumi da parte delle famiglie ed effetti diretti su industria e commercio” – conclude Rienzi.