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BURIONI: CARLO CALENDA SCENDE IN CAMPO A DIFESA DEL VIROLOGO E ATTACCA IL CODACONS MA SBAGLIA UN’ALTRA VOLTA BERSAGLIO E SI BECCA UNA NUOVA QUERELA

Nuovi guai giudiziari per Carlo Calenda, leader di Azione che oggi, pur di ottenere visibilità e dire ad ogni costo la sua, è intervenuto a sproposito per difendere il virologo Roberto Burioni, attaccando duramente il Codacons. Calenda riceverà infatti ora una nuova querela da parte dell’associazione, per aver rilasciato ancora una volta dichiarazioni del tutto false e diffamatorie sul Codacons, ente che l’ex Ministro odia più di ogni altra cosa, come dallo stesso affermato oggi attraverso una serie di tweet. Calenda scrive infatti oggi che il Codacons è “il peggio che si trova nel nostro pur variegato paese”, e sostiene che l’associazione sia una dittatura al pari della Corea del Nord e che non sia neutrale, avendo lo stesso presidente dal 1986. Peccato però che il Codacons abbia un collegio di presidenza composto da 4 dirigenti dell’associazione, e ben 6 vicepresidenti, ognuno con pieni poteri, circostanza che solo uno che non sa nemmeno leggere su internet può affermare con simili farneticazioni. Ma il simbolo della totale mancanza di trasparenza verso i cittadini è, paradossalmente, lo stesso Carlo Calenda, che ha sparlato in totale conflitto di interessi: egli infatti non scrive il vero motivo di tanto odio verso il Codacons, e non spiega i motivi che hanno portato 14 associazioni del Cncu a fare festa quando è stato cacciato dal ministero dello sviluppo e hanno costretto l’associazione a querelarlo e citarlo in giudizio con una richiesta di risarcimento per 30mila euro, per l’abuso di potere commesso dal leader di Azione quando rivestiva la carica di Ministro dello sviluppo economico, abuso ammesso ingenuamente su twitter quando scrisse “Un giorno qualcuno dovrà definitamente stabilire la completa inutilità di Codacons e affini. Al Mise avevo tagliato la maggior parte dei finanziamenti a queste fabbriche di polemiche inutili”.

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AEREI: BUONE NOTIZIE PER CHI VUOLE ANDARE IN VACANZA ALL’ESTERO E PER IL TURISMO ITALIANO da OGGI  15 GIUGNO  TOLTI LIMITI E DISTANZIAMENTI SUGLI AEREI.  CODACONS  HA INCONTRATO ENAC.

ENAC auspica che anche l’Italia possa applicare le linee guida dell’EASA (European Aviation Safety Agency) e dell’ECDC (European centre for desease prevention and control) che prevedono la possibilità di poter occupare senza limitazioni i posti a bordo, e per questo ENAC sta lavorando con il Governo su tale soluzione. Una delegazione del Codacons ha incontrato il Presidente Nicola Zaccheo e lo staff tecnico dell’ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile), a pochi giorni dalla riapertura dei viaggi in aereo in fase post-pandemia. L’incontro ha avuto ad oggetto un fruttuoso confronto con il presidente e il suo staff circa le principali attività di controllo per la sicurezza dei voli in fase di riapertura. Il Codacons – attraverso i Presidenti Carlo Rienzi, Marco Ramadori e Gianluca Di Ascenzo e l’Avv. Valeria Graziussi dell’Ufficio legale nazionale – ha espresso apprezzamento sul lavoro dell’ENAC circa le numerose attività di controllo negli aeroporti attraverso i suoi direttori aeroportuali, in particolare ha accolto con favore l’iniziativa, promossa da Toscana Aeroporti di istituire a Firenze un triage fuori dall’aeroporto durante il quale i viaggiatori, su base volontaria, si sottopongono a test sierologico e, in caso di positività, vengono adottate le misure di sicurezza previste dalla normativa vigente. Prassi che ora il Codacons chiederà di estendere con una lettera a tutti gli aeroporti italiani. L’ ENAC ha poi accolto positivamente l’iniziativa proposta dai cittadini, attraverso i loro rappresentanti, di svolgere una funzione di supporto ai viaggiatori e distribuire – in accordo con i gestori aeroportuali e le compagnie aeree più sensibili – volantini informativi ai passeggeri che riepilogano le norme di sicurezza e la condotta da seguire durante i viaggi in aereo. Ciò per aumentare la sicurezza e rendere sereni i viaggiatori. L’Autorità accoglierebbe positivamente anche l’iniziativa proposta dal Codacons di offrire la possibilità di ottenere coperture assicurative da parte delle compagnie aeree per coprire il rischio contagio da Covid 19 dei passeggeri durante il viaggio. Ma la grande innovazione sta nel proposito di ENAC – condiviso da Codacons – di mantenere anche dopo la pandemia la “Security sanitaria”, per quanto di competenza dell’Ente che, ad oggi, è in essere negli aeroporti italiani (e da sempre all’estero in alcuni paesi) come, ad esempio, il termoscanner in tutti gli aeroporti e il riconoscimento facciale dei passeggeri per verificarne l’identità ed i relativi documenti. ENAC e Governo sono intanto al lavoro per valutare la possibilità che dopo il 14 giugno anche in Italia si possa volare senza la restrizioni ad oggi in essere, in conformità con le disposizioni europee stabilite dall’EASA e dall’ECDC. Questo perché il ricambio dell’aria ogni 3 minuti, l’adozione di sofisticati sistemi di filtraggio, i flussi ascendenti dell’aria, le stringenti regole sull’ accesso alle toilettes e in fase di entrata e uscita dagli aeromobili consente – a giudizio di Enac – di poter liberalizzare la vendita dei posti in conformità alle linee guida EASA, anche per non danneggiare le compagnie che attuano oggi più restrittive misure.

A cura Ufficio Comunicazione Nazionale Codacons