Fondo indennizzi risparmiatori

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FONDO INDENNIZZI  RISPARMIATORI: imminente la scadenza della operatività della Commissione, ma ancora troppi i problemi rimasti senza soluzione.

Cosa è il FIR

La legge del 30 dicembre 2018 n. 145, come novellata dalla L. 28 giugno 2019, n. 58 ed integrata dalla Legge di bilancio 2020 – L. 27/12/2019 n. 160, dal Decreto Legge del 17 marzo 2020, n. 18, dalla Legge 17 luglio 2020, n. 77 e dalla Legge 30 dicembre 2020, n. 178, ha istituito presso il Ministero dell’economia e delle finanze il Fondo Indennizzo Risparmiatori (FIR), chiamato ad indennizzare i risparmiatori che hanno subìto un pregiudizio ingiusto da parte di banche e controllate con sede legale in Italia, poste in liquidazione coatta amministrativa dopo il 16 novembre 2015 e prima del 1° gennaio 2018https://fondoindennizzorisparmiatori.consap.it/

Ad un mese dalla scadenza della operatività della Commissione Tecnica del FIR permangono ancora molti dubbi e problemi ai quali, nonostante le nostre ripetute denunce, non si è voluto porre rimedio.

Molti risparmiatori ancora attendono l’indennizzo, o è stato loro negato il diritto al ristoro a causa delle errate comunicazioni dei requisiti reddituali/patrimoniali (pur effettuate in buona fede), o per una valutazione eccessivamente discrezionale dei singoli commissari. Per di più, a tali criticità, si aggiunge ora quello che temevamo da tempo: la mancata disponibilità, o presunta tale, da parte delle banche, della documentazione relativa alla posizione dei risparmiatori, che sta portando la Commissione a rigettare alcune istanze.

Un vero e proprio paradosso: non deve spettare al risparmiatore l’obbligo di produrre la suddetta documentazione finora non depositata. Secondo il principio dell’onere della prova, infatti, devono essere gli istituti di credito cessionari a dimostrare l’infondatezza della richiesta del risparmiatore, dovendo loro provare, con idonea documentazione, che i fatti e gli elementi posti a supporto delle richieste del singolo risultano infondati.

Ad oggi, purtroppo, le richieste inviate al MEF e a Consap per sollecitare interventi a tutela dei risparmiatori coinvolti non hanno sortito alcun effetto, così come quelle inviate alla Commissione d’inchiesta costituitasi. 

Federconsumatori, che non ha mai cessato la propria attività di tutela e difesa dei risparmiatori “traditi” in ogni sede opportuna, torna a reiterare la richiesta di un incontro-tavolo di confronto urgente, al fine di poter porre rimedio alle molte posizioni immotivatamente rigettate.

La situazione dei risparmiatori traditi è tutt’altro che risolta, sono ancora molti i cittadini che, non per loro responsabilità, attendo il dovuto ristoro. Federconsumatori non lascerà che i diritti di questi cittadini rimangano inascoltati e che sopraggiunga la scadenza per l’integrazione senza che sia data la possibilità a tutti di accedere all’indennizzo.

Ufficio stampa Federconsumatori nazionale https://www.federconsumatori.it/

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