I rincari del pane

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Non c’è forse niente che colpisca di più dei rincari del pane.

A livello di prezzi e a livello ideale, addirittura emotivo. L’aumento dei prezzi delle materie prime è stato denunciato da giorni, vola la farina, si temono ripercussioni sui consumi di Natale. Stanno aumentando i prezzi dei prodotti panificati, pane, pasta e dolci. Secondo il Codacons, i prezzi al dettaglio volano e i rincari del pane sono in media del 10% ma con forti differenze da una città all’altra, da un territorio all’altro. Un chilo di pane può costare poco meno di 3 euro oppure sfondare abbondantemente i 6 euro.

La spesa degli italiani per il pane, dice il Codacons, è in forte crescita a causa dei rincari delle materie prime. Solo per il consumo di pane, prosegue l’associazione, oggi una famiglia spende oltre 26 euro in più l’anno a causa dei rincari delle materie prime.

A Milano il pane costa anche 6 euro al chilo

«Le quotazioni record del grano stanno avendo ripercussioni dirette sui listini al dettaglio del pane, con i prezzi che risultano oggi più cari mediamente del 10% rispetto ad inizio anno – dice il Codacons – Analizzando i dati Istat relativi alla spesa media mensile degli italiani per tale alimento, i rincari dei listini produrranno, a parità di consumi, un aggravio di spesa pari in media a +26,5 euro annui a famiglia solo per l’acquisto di pane, una stangata per la totalità delle famiglie italiane pari a +690 milioni di euro annui».

Ci sono poi forti differenze territoriali nei prezzi del pane. Dice il Codacons: «A Milano un kg di pane arriva a costare 6 euro al kg, a Trento raggiunge addirittura i 6,4 euro al kg, mentre a Perugia non supera i 2,8 euro al kg, 3 euro/kg a Catanzaro».

Articolo del Codacons nazionale

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Infografica UAIG Istituto Pugliese Consumo