Le ultime del 18 agosto

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“Hanno causato dei danni enormi” Coronavirus, Crisanti: “Crescita contagi costante, non ci sarà alternativa ai lockdown locali” “Le discoteche andrebbero chiuse, non dovevano aprire” sostiene il professore, docente di Microbiologia dell`Università di Padova . E sui casi di rientro sottolinea: “Bisognava attivare i controlli prima, predisporre dei protocolli. Se necessario anche chiudere le frontiere” Tweet Discoteche, stretta di Ferragosto su Emilia-Romagna e Veneto Coronavirus: 574 nuovi contagi e 3 decessi in Italia nelle ultime 24 ore 15 agosto 2020 “Non sono ottimista, mi pare evidente che nel giro di 10-20 giorni arriveremo ad almeno mille casi positivi giornalieri. Quello che non si riesce a spiegare è che più i nuovi positivi aumentano, più crescono le possibilità di avere pazienti in terapia intensiva. E di vedere un incremento dei decessi, purtroppo”. A parlare, in un`intervista al Messaggero, è il professor Andrea Crisanti, docente di Microbiologia dell`Università di Padova e protagonista, prima del raffreddamento del rapporto con il governatore Zaia, del modello Veneto, da mesi si batte contro coloro che stanno facendo passare il messaggio che è tutto finito, che il virus non esiste più. “Hanno causato dei danni enormi. Purtroppo, già oggi vediamo, giorno per giorno, aumentare i pazienti in terapia intensiva in Italia. Sono ancora numeri sostenibili, ma dobbiamo guardare in prospettiva a ciò che succederà con questo costante incremento dei casi – aggiunge – Purtroppo la dinamica dell`epidemia è ormai chiara, il ritmo di crescita è costante, mi pare improbabile che si riesca a frenare. Certo, come sempre succede, avremo un calo domenica e lunedì, con i dati riferiti al fine settimana quando rallenta l`esecuzione dei tamponi, ma la tendenza è consolidata”. Secondo Crisanti il dato dei decessi “può risultare ingannevole. Guardiamo a cosa sta succedendo negli Stati Uniti. Semplificando: i morti arrivano sempre dopo. Prima c`è un incremento di infezioni, poi, dopo 20-30 giorni, quello dei decessi”. Per questo “sarebbe stato importantissimo tentare di raggiungere il traguardo dei contagi zero, era a portata di mano, abbiamo fallito”. “Discoteche andrebbero chiuse, non dovevano aprire” “Di questa cosa delle discoteche aperte io non mi capacito. Andrebbero chiuse immediatamente, e mi dispiace per gli imprenditori e per chi vi lavora. Prevediamo degli aiuti economici, per carità, ma la discoteca non deve funzionare. Non solo andrebbero chiuse, ma proprio non dovevano aprire”, aggiunge Crisanti. “Prima di tutto è molto difficile mantenere il distanziamento sociale. Inoltre, l`attività in una discoteca aumenta la respirazione profonda, le persone vanno in anaerobiosi, si muovono, hanno bisogno di respirare molto di più. Questo facilita le infezioni. Penso all`esempio di un giocatore di rugby durante una partita ha contagiato molti altri giocatori. E mi perdoni: discoteca al chiuso o all`aperto, cambia poco” “Andavano prese misure su casi di rientro, attivare i controlli prima e predisporre protocolli” “Secondo me aumenteranno sia il numero dei focolai, sia le loro vastità. – sottolinea l`esperto – Ma la verità è che dovevamo quest` estate avvicinarci a zero casi. Sarebbe stato possibile. Io non so, per esempio, perché per tempo non abbiamo preso le contromisure per limitare i casi di rientro. Non parlo degli immigrati, che sono una parte molto marginale, penso a chi torna ad esempio dalle vacanze in altri paesi d`Europa. Bisognava attivare i controlli prima, predisporre dei protocolli. Se necessario anche chiudere le frontiere. Il punto di rottura lo avremo quando i focolai, per dimensioni e per numero, riusciranno a sopraffare la capacità di risposta del sistema sanitario. Si passerà dalla trasmissione a focolaio a trasmissione diffusa. Mi spiace, ma a quel punto dovrà essere chiaro che le zone, le aree, in cui capiterà questo dovranno essere chiuse immediatamente. Non ci sarà alternativa ai lockdown locali”. “Con molta franchezza, a costo di farmi dei nemici: è stato sbagliato non prevedere riaperture graduali, differenti da regione a regione. Inoltre, ci si è calati le braghe di fronte alle esigenze dell`industria turistica. Bisognava limitare gli spostamenti all`interno dell`Italia, se necessario, ma anche dall`Italia ad altri paesi d`Europa”.

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DISCOTECHE: CODACONS DENUNCIA GOVERNO E PRESIDENTI REGIONI PER CONCORSO IN EPIDEMIA E ATTENTATO ALLA SALUTE PUBBLICA
MANCATA CHIUSURA LOCALI HA CREATO SITUAZIONE DI EVIDENTE PERICOLO PER COLLETTIVITA’
Sulla mancata chiusura delle discoteche in questo periodo in cui si stanno moltiplicando i contagi da Covid tra i giovani il Codacons presenterà domani una formale denuncia contro il Governo Italiano e i presidenti delle Regioni per concorso in epidemia colposa e attentato alla salute pubblica.
“Chiudere ora le discoteche quando tra luglio e agosto sono state organizzate centinaia di serate in tutta Italia vuol dire chiudere la stalla quando i buoi sono già scappati – afferma il presidente Carlo Rienzi – Le immagini che ci regalano i social e i mass media sono quelle di piste da ballo sovraffollate, dove i giovani ballano attaccati uno all’altro senza mascherine e senza il rispetto delle distanze minime. Una vergogna nazionale e un rischio immenso per la salute pubblica, causato da un lato dal Governo che non ha adottato misure preventive, dall’altro dalle Regioni che hanno ceduto alla lobby dei gestori dei locali mettendo i loro interessi prima di quelli dei cittadini”.
Per tale motivo il Codacons depositerà domani alle Procure della Repubblica di tutto il territorio un esposto in cui si chiede di aprire indagini nei confronti del Governo e dei presidenti delle Regioni per le possibili fattispecie di concorso in epidemia colposa e delitti colposi contro la salute pubblica.
Sempre domani il Codacons denuncerà alcuni influencer (come Asia Valente) che hanno pubblicato foto sui propri social nelle quali non rispettano né le regole sul distanziamento né quelle sull’uso delle mascherine.’
Sulla mancata chiusura delle discoteche in questo periodo in cui si stanno moltiplicando i contagi da Covid tra i giovani il Codacons presenterà domani una formale denuncia contro il Governo Italiano e i presidenti delle Regioni per concorso in epidemia colposa e attentato alla salute pubblica.
“Chiudere ora le discoteche quando tra luglio e agosto sono state organizzate centinaia di serate in tutta Italia vuol dire chiudere la stalla quando i buoi sono già scappati – afferma il presidente Carlo Rienzi – Le immagini che ci regalano i social e i mass media sono quelle di piste da ballo sovraffollate, dove i giovani ballano attaccati uno all’altro senza mascherine e senza il rispetto delle distanze minime. Una vergogna nazionale e un rischio immenso per la salute pubblica, causato da un lato dal Governo che non ha adottato misure preventive, dall’altro dalle Regioni che hanno ceduto alla lobby dei gestori dei locali mettendo i loro interessi prima di quelli dei cittadini”.
Per tale motivo il Codacons depositerà domani alle Procure della Repubblica di tutto il territorio un esposto in cui si chiede di aprire indagini nei confronti del Governo e dei presidenti delle Regioni per le possibili fattispecie di concorso in epidemia colposa e delitti colposi contro la salute pubblica.
Sempre domani il Codacons denuncerà alcuni influencer (come Asia Valente) che hanno pubblicato foto sui propri social nelle quali non rispettano né le regole sul distanziamento né quelle sull’uso delle mascherine.
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CORONAVIRUS: STOP ALLE ATTIVITÀ DEL BALLO, MASCHERINE DALLE 18 ALLE 6 NEI LOCALI
CODACONS: IL GOVERNO INTERVIENE TROPPO TARDI, E MOLTI HANNO INCORAGGIATO LE VIOLAZIONI
ORA INDAGARE GLI INFLUENCER PER ISTIGAZIONE A COMMETTERE REATO
SEQUESTRARE SU INSTAGRAM FOTO DI FESTE E ASSEMBRAMENTI
DESTINARE GLI INCASSI DELLE DISCOTECHE AL SSN
DA ELETTRA LAMBORGHINI LACRIME DI COCCODRILLO SOLO DOPO L’EVENTO DI GALLIPOLI: NON SAPEVA CHE AVREBBE FAVORITO I CONTAGI?
Sulla mancata chiusura delle discoteche in questo periodo in cui si stanno moltiplicando i contagi da Covid tra i giovani il Codacons denuncerà gli influencer (come Asia Valente) che hanno pubblicato foto sui propri profili social nelle quali non vengono rispettate né le regole sul distanziamento né quelle sull’uso delle mascherine: l’Associazione chiederà di indagare gli influencer per istigazione a commettere reato, e presenterà richiesta di sequestro delle foto diffuse sui social di feste, party e assembramenti vari.
Sempre oggi l’Associazione presenta oggi una formale denuncia contro il Governo Italiano, reo di essere intervenuto con eccessivo ritardo, e i presidenti delle Regioni per concorso in epidemia colposa e attentato alla salute pubblica. Il Codacons – che denuncia da settimane i rischi di contagio, e ha documentato diverse violazioni delle regole sul distanziamento all’interno dei locali della movida – chiede inoltre di sequestrare gli incassi delle discoteche, accumulati nel corso delle scorse settimane, per destinarli alle necessità del SSN.
Chiaramente, la colpa non è stata dei giovani ma – semmai – di chi ha fornito indicazioni contraddittorie come alcune Regioni e di chi li ha influenzati per interesse personale, mostrando sui social party imperdibili e attraenti: una pratica speculativa e pericolosissima, data la fragilità di chi è stato costretto in casa per mesi.
“Tra luglio e agosto sono state organizzate e pubblicizzate centinaia di serate in tutta Italia: una scelta assurda, che abbiamo contestato fin dall’inizio, mentre gran parte delle altre attività rimanevano inspiegabilmente ferme” – afferma il presidente Carlo Rienzi – “Non aveva senso permettere assembramenti del genere, all’interno di locali dove i giovani ballano attaccati uno all’altro senza mascherine e senza il rispetto delle distanze minime. Una vergogna nazionale e un rischio immenso per la salute pubblica, causato da chi tra Governo e Regioni ha ceduto alla lobby dei gestori dei locali, anteponendo i loro interessi a quelli dei cittadini”.
L’Associazione, infine, ha apprezzato e sostiene la scelta di Gigi D’Agostino, che ha deciso spontaneamente di cancellare la data del 14 agosto per il bene del pubblico e degli operatori coinvolti. Contesta invece duramente le dichiarazioni di Maurizio Pasca, Presidente di Silb Fipe – Associazione Italiana Imprese di Intrattenimento da ballo e di spettacolo – che ha parlato delle discoteche come di un “gigantesco capro espiatorio”: dichiarazioni incredibili e incommentabili, in un momento in cui ci si aspetterebbe unità d’intenti e capacità di vedere al di là del proprio interesse particolare.

Il Codacons, infine, attacca anche Elettra Lamborghini, che ha annullato gli eventi in programma a causa dei rischi sanitari crescenti, ma comunque dopo aver organizzato un micidiale concerto a Gallipoli: le sue sono lacrime di coccodrillo, non sapeva che un tour del genere avrebbe favorito assembramenti e contagi?

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Edito da Ufficio Comunicazione nazionale Codacons