Le voci di costo di una bolletta elettrica

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bolletta luce casa

La riforma della tariffa elettrica

Ha eliminato la progressività nell’applicazione delle componenti tariffarie. La nuova articolazione tariffaria il costo al kilowattora è slegato dai consumi.

A tal proposito per effettuare “chiarezza” pubblichiamo link  dell’ARERA sulle composizioni voci di spesa per kw di una famiglia avente consumo medio annuo di 2700 kw

https://www.arera.it/it/dati/ees5.htm

Pubblichiamo altresì link ACQUIRENTE UNICO sulla ripartizione dei costi in bolletta

http://www.acquirenteunico.it/sites/default/files/documenti/Scheda_Tecnica12_2020.pdf

Consigli

E’ importante ricordare alcune informazioni utili:

  1. sulle utenze delle seconde case, essendo relative a contratti da non residente, non si deve pagare il canone RAI, che invece viene pagato sulle utenze residenti,
  2. Se la seconda casa è frequentata soltanto il alcuni mesi dell’anno o comunque per poco tempo, è buona prassi staccare l’interruttore generale di energia elettrica: non sarà un grosso risparmio ma è già qualcosa!
NOTA IMPORTANTE  :
 La concorrenza 
tra le offerte commerciali 
nel mercato libero
 è legata solamente 
alla spesa per la materia
 energia,
 ossia la quota energia 
e servizi 
di commercializzazione. 
Gli oneri di sistema, 
i costi di gestione 
e trasporto contatore 
nonché le imposte e l'IVA 
sono uguali per tutti i
fornitori di energia elettrica 
perché costi stabiliti 
dall'ARERA.

Per valutare  le offerte idonee al proprio consumo , pubblichiamo link 

https://www.ilportaleofferte.it/portaleOfferte/it/portale_offerte.page

Un Portale atto a valutare , in base al proprio consumo annuo, i costi tariffari di ogni singolo operatore iscritto nell’elenco dei  venditori autorizzati dallo Stato Italiano. Il portale è a cura  dell’Autorità Regolazione Energia Reti Ambiente (ARERA)

Svantaggi in bolletta per i non residenti

Purtroppo la riforma risulta ulteriormente svantaggiosa per le utenze non residenti (cioè le seconde case per le vacanze ad esempio) a causa dell’applicazione, in quota fissa annuale indipendente dal consumo, di alcune voci che compongono la bolletta.

Questo vale in particolare per quanto riguarda gli oneri generali di sistema che, infatti se per le utenze domestiche residenti (cioè le prime case in cui abbiamo la residenza anagrafica) è applicata in quota energia, cioè calcolata in euro al kilowattora in base ai consumi effettivi del cliente, per le utenze domestiche non residenti è invece applicata anche in quota fissa, questo significa che le utenze non residenti oltre a pagare sulla base dei consumi (che però dovrebbero essere minimi essendo una seconda casa) per coprire il costo degli oneri generali di sistema pagano anche una, importante, quota fissa che arriva a circa 135 euro all’anno e che si pagherà sempre, sia che si consumi elettricità sia che non la si consumi. Questo è il principale motivo per cui le bollette delle seconde case possono risultarci così alte!

Articolo rielaborato da Unione Nazionale Consumatori Puglia Adelfia BA e disponibile nella versione originale  su https://www.consumatori.it/energia/bolletta-seconda-casa-perche-piu-alta

Dove siamo in Puglia :

https://www.istitutopuglieseconsumo.it/unione-nazionale-consumatori/