Riduzione costi bollette e premio RC auto

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In pandemia (speriamo sia terminata) diritti del cittadino non possano essere compressi.

“Facciamo chiarezza” è un progetto dell’UNC PUGLIA  che ha l’obiettivo di far emergere alcuni diritti compressi o poco chiari sulle macro aree  SERVIZI DI COMUNICAZIONE, ASSISTENZA E PREVIDENZA, DIRITTO IN SANITA’, SOVRAINDEBITAMENTO DELLA FAMIGLIA, POLIZZE ASSICURATIVE SANITARE e altre tematiche che comprimono i diritti  sanciti dalla costituzione e in sub ordine dal codice del consumo anche attraverso l’utilizzo di strumenti digi

 

La campagna socio-informativa è realizzata con i fondi del Ministero Sviluppo Economico. Riparto 2020

Bollette Luce e Gas, UNC chiede la riduzione degli oneri di sistema

A prezzi costanti una famiglia spenderà 214 euro in più un anno
L’Unione Nazionale Consumatori ha stimato che l’aumento significherà per una famiglia tipo, spendere su base annua (e dunque dal 1° luglio 2021 al 30 giugno 2022, nell’ipotesi di prezzi costanti), 56 euro in più per la luce e 158 euro per il gas. Una maggior spesa complessiva pari, quindi, a 214 euro. A meno che non si verifichi nei prossimi trimestri un abbassamento delle tariffe. Non solo. L’associazione di consumatori ha stilato la classifica di tutti gli aumenti trimestrali del mercato tutelato stabiliti da Arera dal gennaio 2003 fino ad oggi (prima gli aggiornamenti erano bimestrali), sia per la luce che per il gas. Per la luce l’incremento di oggi, pari a +9,9%, si colloca al terzo posto dei rialzi, mentre per il gas, con +15,3% si registra il record storico e si supera il primato precedente del quarto trimestre 2020, pari a +11,4%.

Per Andrea Cardinale, responsabile per la Puglia dell’Unione Nazionale Consumatori, “lo stanziamento del Governo non è stato sufficiente per evitare rincari da brivido. Il balzo della luce nei mesi in cui si registrano i picchi dei consumi è quello che desta maggiore preoccupazione”. Anche perché, precisa, “le bollette hanno un carattere regressivo e i poveri pagano solitamente di più per avere energia”. Per questo l’associazione auspica una riduzione degli oneri di sistema a partire dal prossimo trimestre, che sia però definitiva, “considerato che non è giusto che siano fatte pagare ai consumatori le pur giuste misure di contenimento delle emissioni nocive dei gas serra”.

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RC AUTO, l’UNC chiede la riduzione dei premi 
“L’Ivass oggi ha confermato quello che denunciamo da tempo: seppure con il lockdown per il covid l’incidentalità stradale sia diminuita notevolmente, non tutte le compagnie hanno restituito ai clienti, in misura adeguata, parte dei premi. In questo periodo le compagnie hanno infatti aumentato i propri profitti del 45%, ma poco o nulla è stato restituito ai clienti, che anzi, in alcuni casi fanno ancora i conti con aumenti sulle proprie polizze”.
I costi delle polizze rc auto segnano nel 2020 un aumento tra il +4% ed il 12% (ma soprattutto al Sud permangono picchi anche del +32%).
“Questo a fronte di una riduzione mai vista del numero di incidenti stradali con lesioni a persone, pari a -29,5% rispetto al 2019 – prosegue l’associazione. – Una politica inaccettabile, a cui le compagnie ora sono chiamate a porre rimedio dall’Ivass”.

Se si considera il dato reso noto oggi, dei 2,2 miliardi di euro risparmiati, il premio sarebbe dovuto scendere di almeno 52 euro considerando tutti i veicoli assicurati”, afferma il presidente Andrea Cardinale presidente dell’Unione Nazionale Consumatori Puglia,

Informativa a cura dell’Ufficio Attività Interesse Generale UNC Puglia, realizzata nell’ambito del programma generale intervento finanziato dal Ministero Sviluppo Economico . Riparto 2020