Turismo e agricoltura

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Turismo: quadruplicata, nel 2020, l’attività dello sportello SOS Turista. Mancati rimborsi, ma anche truffe e servizi carenti sono stati i problemi maggiormente riscontrati.

Necessaria una regolamentazione del settore più attenta ai diritti dei passeggeri.

Nel 2020, a seguito della pandemia da Covid-19, in tutti i Paesi europei i flussi turistici hanno subito un profondo shock.

Secondo i dati Istat:

  • I viaggi dei residenti in Italia nel 2020 hanno toccato il loro minimo storico: sono 37 milioni e 527 mila (231 milioni e 197 mila pernottamenti), con una drastica flessione rispetto al 2019 che riguarda le vacanze (-44,8%) e ancora di più i viaggi di lavoro (-67,9%).
  • I viaggi all’estero crollano (-80,0%) mentre le località italiane sono colpite in misura minore (-37,1%) e sono meta del 90,9% dei viaggi.

Nei mesi del lockdown (in particolare, dall’11 marzo al 4 maggio) la domanda quasi si è azzerata e le presenze nelle strutture ricettive sono state appena il 9% di quelle registrate nello stesso periodo del 2019. In particolare, il calo delle presenze è stato pari al -82,4% a marzo, al -95,4% ad aprile e al -92,9% a maggio. Pressoché assente la clientela straniera (-98,0% sia ad aprile che a maggio). Complessivamente, nei mesi del lockdown, la variazione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente è stata pari al -91,0% con una perdita di quasi 74 milioni di presenze, di cui 43,4 milioni di clienti stranieri e 30,3 milioni di italiani.

Uno scenario drammatico che ha determinato importanti ricadute non solo per gli “attori del settore” ma anche per i viaggiatori: complici le continue e repentine modifiche normative, questi si sono visti improvvisamente impossibilitati a godere delle proprie vacanze e, soprattutto, a tornare in possesso delle somme corrisposte anticipatamente per voli e soggiorni. Somme di cui, nella migliore delle ipotesi, hanno potuto beneficiare solo mesi dopo o, come per la maggior parte dei casi, devono ancora essere utilizzate (sotto forma di voucher) o rimborsate. Ad aggravare la situazione di chi aspetta da mesi la restituzione dei propri soldi è sopraggiunta la proroga a 24 mesi dei voucher (che erano in procinto di restituzione proprio in questi mesi).

È importante e doveroso tenere presente che molte famiglie, in questo momento drammatico dal punto di vista economico e sociale oltre che da quello sanitario, si trovano in condizioni ben diverse rispetto a quando avevano effettuato la prenotazione e hanno bisogno di rientrare in possesso degli importi spesi.

Le difficoltà e lo spaesamento dei viaggiatori sono confermati dall’importante attività svolta da tutti gli sportelli di Federconsumatori, ed in particolar modo del nostro sportello dedicato al settore turismo SOS Turista, che chiude il 2020 con 4.143 informazioni/consulenze ed assistenza diretta (1 richiesta ogni 20 minuti per l’intero anno). Le persone coinvolte sono state 13.557 (circa 3 per ogni richiesta di assistenza).

L’assistenza e le informazioni sono state fornite in maniera intensiva soprattutto nei primi 6 mesi del 2020, quando, in assenza di chiari provvedimenti normativi, non era più possibile effettuare spostamenti all’interno del Paese o all’estero. Con il passar del tempo, anche il viaggio programmato per l’anno successivo, 2021, è diventato motivo di preoccupazione: unica soluzione risultava provvedere alla cancellazione della prenotazione al fine di ottenere il rimborso che, non sempre, è stato riconosciuto.

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Agricoltura: improponibile equiparare l’agricoltura biodinamica a quella biologica. Ci uniamo all’appello di molti scienziati affinché non vengano riconosciute e accreditate vere e proprie pratiche esoteriche.

Il 20 maggio scorso il Senato ha approvato il Disegno di Legge 988 che mira a disciplinare il set­tore della produzione agricola, agroalimen­tare e dell’acquacoltura con metodo biolo­gico.

Un disegno che, tra i vari obiettivi, si prefigge anche quello dell’utilizzo di un marchio nazionale che contraddistingua i prodotti ottenuti con il metodo biologico, realizzati con materie prime coltivate o allevate in Italia.

Tutto nella norma, se non fosse che, tra le righe del provvedimento, a ben vedere, si può scorgere che le misure adottate per contraddistinguere e promuovere l’agricoltura biologica sono estese anche all’agricoltura biodinamica che, addirittura, viene equiparata a quella biologica.

Ai senatori è stata indirizzata nei giorni scorsi una lettera aperta da parte di 20 scienziati italiani che invitano il Parlamento a non approvare il testo che propone con fondi pubblici quella che gli scienziati definiscono una “pratica esoterica opposta e inconciliabile con qualunque dato scientifico”.

L’agricoltura biodinamica è infatti un insieme di pratiche pseudoscientifiche, che legano la fertilità del terreno e l’agricoltura alla filosofia e all’astrologia.

A cavallo tra l’esoterismo e strani riti propiziatori questo tipo di agricoltura “usa parti di animali (quali teschi, pelli di topo, corna di vacca o vesciche urinarie di cervo) nelle quali infilare cortecce, fiori o letame, da sotterrare ed eventualmente dissotterrare dopo qualche tempo: a fondamento, essa evoca forze cosmiche come motrici di qualunque azione terrena”, spiegano gli scienziati, nel tentativo di riportare alla ragione il Parlamento.

Ci sarebbe da ridere se non fosse che, non solo questo tipo di agricoltura se equiparata a quella biologica riceverebbe un immotivato e inaccettabile riconoscimento, insieme al sostegno con fondi pubblici, ma anche che tali pratiche sarebbero riconducibili a un marchio registrato estero di una multinazionale tedesca.

Nonostante ciò il Senato ha approvato tale testo, che ora passerà alla Camera, a cui facciamo appello affinché ogni riferimento all’agricoltura biodinamica venga definitivamente cassato. Questo non impedirà, come sottolineato dalla Senatrice Cattaneo, di ottenere la certificazione di prodotti biologici, ovviamente rispettando i protocolli in materia, ma al contempo non si darà dignità ad una pratica fuori da ogni canone della scienza e della ragione.

A cura Fedeconsumatori nazionale

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